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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

"Malattia provocata dall'amianto", risarciti i familiari di un ferroviere morto di tumore

La sentenza in Appello ha riconosciuto la malattia professionale per Antonino Ruello, deceduto nel 2017. Inail e Ferrovie dello Stato dovranno pagare gli eredi dell'uomo che per 31 anni ha prestato servizio sui traghetti. L'Osservatorio Nazionale: "Colpa della fibra killer, una vera emergenza"

Saranno risarciti i familiari di Antonino Ruello, il ferroviere messinese morto nel 2017 a causa di un tumore. Lo ha disposto la Corte d'Appello nella sentenza del 7 giugno che condanna Inail e Ferrovie dello Stato al risarcimento dei familiari dell'uomo a cui è stata riconosciuta la malattia professionale. Ruello per 31 anni ha lavorato a bordo dei traghetti che collegano Messina e la Calabria, Nel 2007 l'inizio della malattia con due neoplasie a livello uroteliale e alla vescica fino alla morte avvenuta a soli 73 anni lasciando sole la moglie e le due figlie.

"La Corte di Appello di Messina - precisa in una nota l'Osservatorio Nazionale Amianto -  ha disposto un nuovo accertamento medico legale che ha dimostrato come le fibre di amianto e gli altri cancerogeni presenti nelle navi delle Ferrovie dello Stato hanno provocato il tumore uroteliale e quello alla vescica". Da qui il riconoscimento del diritto alla rendita e i ratei dal 2007 al 2017 per un totale di circa 100mila euro. In primo grado le sue richieste erano state rigettate e, pertanto, i familiari si sono rivolti all’avvocato Ezio Bonanni e allo stesso Osservatorio che hanno impugnato la sentenza del Tribunale di Messina.

La causa proseguirà per il riconoscimento del tumore del colon alla base della morte del ferroviere, sempre per l’esposizione alla fibra killer.

"Quella dell’amianto nelle FS - spiega in un comunicato l'Osservatorio Nazionale Amianto -  è ormai una vera emergenza, tanto è vero che sono stati segnalati 696 casi di mesotelioma (come da VII rapporto ReNaM – fino al 2018), quindi con una epidemia ben più estesa, tenendo conto che sono asbesto correlati anche il tumore del polmone, della laringe, della faringe, degli altri organi respiratori, oltre a quelli gastrici. Come è emerso dalle testimonianze durante il processo di primo grado nelle Ferrovie dello Stato, e quindi anche nei traghetti, ci sono state anche altre fonti di esposizione, tra le quali i gas di scarico, di combustibili, olii esausti, lubrificanti e solventi, campi elettromagnetici e pitture. L’ONA è da sempre in prima linea per la tutela delle vittime dell’amianto in FS – spiega Bonanni - ricordo, infatti, che già nel 2014 abbiamo ottenuto una importante sentenza della Corte di Appello di Roma che, come in questo caso, ha ribaltato gli esiti negativi del primo grado, e che fu confermata poi in Cassazione con un risarcimento che per l’epoca era record (circa 800.000,00 euro)La nostra azione ora proseguirà con la richiesta di bonifica e messa in sicurezza”.

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