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Cronaca

Covid, storia di Maria rimasta sola a 18 anni. De Luca torna all'attacco dell'Asp: “Continuano a giocare”

Il sindaco legge in diretta fb il messaggio di una ragazza da giorni in attesa del risultato del tampone, sola in autoisolamento dopo aver perso la mamma e col papà in ospedale. Oggi il tavolo tecnico sui rifiuti ma l'ufficio Covid non c'è

“Maria ha solo 18 anni, ha perso la mamma in un incidente stradale, il papà è in ospedale, i fratelli all’estero e lei chiusa in casa perché ha il Covid. Ha i rifiuti in casa e le hanno perso il tampone”.

E’ la denuncia del sindaco Cateno De Luca in diretta social, dopo un messaggio della ragazza che lo ha contattato per segnalare come, ancora oggi, nonostante la sua storia sia stata raccontata dalla Gazzetta del Sud, ancora non riesce ad avere nessuna notizia del suo tampone, dopo otto giorni.

Una storia che ha commosso quella di Maria e che si intreccia con la guerra dei rifiuti nelle case di centinaia di messinesi positivi o in quarantena. Rifiuti che continuano a crescere insieme al braccio di ferro tra Asp, Comune e Regione.

Dimissioni, il conto alla rovescia di De Luca

“Sono centinaia le segnalazioni che arrivano alla mia segreteria – ha raccontata De Luca - stiamo cercando di recuperare tutti i ritardi dell’Asp ma abbiamo un problema serio, centinaia di utenti non ci risultano negli elenchi forniti dall’Asp mentre loro continuano a giocare e a non venire ai tavoli tecnici come quello disertato questa mattina. Nello stesso tempo – ha concluso De Luca - portiamo avanti questa guerra contro la mala gestio dell’Asp contro questo approccio politico-mafioso e ogni giorno ci sentiamo attaccati, delegittimati. Non vogliamo pensare nemmeno lontanamente cosa significa per Maria trovarsi sola chiusa in casa, dopo il lutto subito e il padre in ospedale”.

Intanto,  il deputato regionale Danilo Lo Giudice ha presentato richiesta di accesso agli atti sul caso del direttore generale Paolo La Paglia.

Da giorni De Luca invita i parlamentari messinesi, in particolare i componenti messinesi della commissione sanità, a prendere posizione “nell’interesse della città”. Anche oggi li chiama in causa. “Da settimane avevo invitato l’onorevole Danilo Lo Giudice a non occuparsi di questa vicenda perché volevo aspettare che altri deputati regionali e nazionali lo facessero.

Ad oggi nessun parlamentare ha attivato le prerogative ispettive che gli competono e siccome non voglio essere silenziosa ed inutile vittima sacrificale della cupola ho chiesto a Lo Giudice di aprire il fronte ispettivo per accedere agli atti di questa vergognosa vicenda che sta generando, tra l’altro, morti contagi e scombussolamento socio economico nella nostra comunità”.

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