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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

“Una visita cardiologica? Torni a settembre”. La denuncia di Alessandro: “Musumeci pensaci tu”

Il presidente dell'Associazione “Donare è Vita” segnala i ritardi e le lunghe liste d'attesa per le prenotazioni delle visite specialistiche. La lettera al presidente della Regione: “Troppi morti ma non di Covid, dispiace dirlo ma siamo nelle mani di nessuno”

Un esame di cardiologia? A luglio o a settembre, nella migliore delle ipotesi. E se la situazione è grave e c’è urgenza? La prima data utile è maggio, ma non è detto che venga prenotata.

E’ la denuncia in una nota indirizzata al presidente della Regione Nello Musumeci da Gaetano Alessandro, presidente dell’Associazione “Donare è vita”.

Una denuncia che non riguarda solo cardiologia ma anche altri esami diagnostici come come Tac, Risonanze, visite Pneumologiche, Oncologiche alcune visite pediatriche.

Una lettera dura che mette a nudo quello che ormai è chiaro da tempo: ai ritardi atavici nelle prenotazioni per gli esami diagnostici si sono aggiunti quelli legati all’emergenza Covid.

“Siamo andati personalmente a constatare la situazione anche in alcuni ospedali e la situazione è davvero critica”, spiega Alessandro, che ha preso carta e penna per manifestare “rammarico e disappunto sulla problematica”.

“Non esiste solo il Covid – spiega il presidente di Donare è vita – in questi giorni abbiamo avuto tante segnalazioni di persone morte di infarto. In tanti perché a causa dell’emergenza evitano di andare in ospedale per i controlli ma il rischio è che anche a voler fare prevenzione ci si trova davanti un muro”.

Alessandro ha invitato Musumeci “ad intervenire tempestivamente e fare luce sulla situazione risolvendo il problema. Non permettiamo che sia data la colpa alla pandemia – scrive Alessandro - in quanto non si muore solo di Covid-19, come diciamo da tempo, ma sono tante le patologie che affliggono la popolazione ed una di queste sono le malattie cardiovascolari non ci dobbiamo meravigliare se la gente muore per strada con arresti cardiaci, visto che è impossibile la prevenzione, bisogna che facciate tutti voi un mea culpa in quanto chi dovrebbe tutelare i malati non lo fa, dispiace dirlo ma siamo nelle mani di nessuno, questa Associazione tutela i diritti del malato facendo attenzione che nessuno violi tali diritti.

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