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Cronaca Capo d'Orlando

Un poliziotto le salva la vita, Giovanna: "Per sempre grata, posso solo chiamarlo Angelo"

La donna di Capo d'Orlando, che si era affogata per un boccone andato di traverso, racconta quegli attimi terribili e il salvataggio. E ringrazia il poliziotto torrenovese Santi Castrovinci. Dalla paura di non rivedere più i suoi figli, al ritorno alla quotidianità. Dopo un trauma che ti cambia per sempre la vita...

Ha salvato la vita a una giovane che si era affogata per un boccone andato di traverso, compiendo prontamente la manovra di Heimlich.

Ha dimostrato grande sangue freddo il poliziotto siciliano Santi Castrovinci, classe 1979, originario di Torrenova, piccolo paesino in provincia di Messina, in servizio al commissariato di Capo d’Orlando. E da qualche giorno, la sua bacheca di Facebook è tappezzata di post e messaggi di congratulazioni e attestati di stima.

Santi, lo scorso 13 ottobre, un certo punto, ha notato un uomo che percuoteva una ragazza. Preoccupato che si potesse trattare di un’aggressione, si è subito precipitato da lei, per poi accorgersi che la donna stava soffocando per un boccone andato di traverso. A quel punto, il poliziotto, addestrato a compiere la manovra di Heimlich, ha salvato la vita della trentottenne Giovanna Scarpuzza, classe 1984.

Estrema gratitudine da parte del papà della ragazza e della stessa donna: “Sarò eternamente grata a Santi – racconta Giovanna a MessinaToday – Rivedere quelli che potevano essere i miei ultimi istanti di vita è spaventoso. Così come è spaventoso ripensare a quei momenti di panico e di grande paura. Ma grazie al tempestivo intervento di Santi oggi sono qui a raccontare quel giorno”.

Un episodio che la giovane orlandina non dimenticherà mai: “Sono nata 38 anni fa – dice Giovanna – e sono rinata il 5 marzo del 2018 dopo un brutto incidente stradale. E lo scorso 13 ottobre sono nata per la terza volta, grazie a un angelo vestito da poliziotto, che si è trovato sulla mia strada, intervenendo tempestivamente con la manovra di Heimlich. E salvandomi da una morte certa. Da un soffocamento per un boccone andato di traverso. E se non ci fosse stato Santi, sicuramente non avrei avuto scampo. È stato orribile rendermi conto di cosa stava per accadermi e in quel momento mi è passata davvero la vita davanti. Non dimenticherò mai il suo volto, posso solo chiamarlo angelo e non lo ringrazierò mai abbastanza per aver permesso ai miei figli di vedere rientrare a casa la loro mamma. Sana e salva. A cosa ho pensato? Avevo paura di non rivedere più i miei figli e tutti i miei affetti”.

Immensamente grato al poliziotto torrenovese anche il padre di Giovanna, Salvatore Scarpuzza: “Volevo ringraziare pubblicamente l’eroe-poliziotto – ha detto il signor Scarpuzza, che ha postato su Facebook una foto che lo ritrae assieme a Santi Castrovinci – perché solo eroe si può chiamare l’uomo che ha ridato la vita a mia figlia, che stava per soffocarsi con un dolce andatole di traverso. Se non fosse stato per lui, mia figlia, oggi, non sarebbe più tra noi”. Intanto, è diventato virale, sui “social”, il video del salvataggio, immortalato dalle telecamere del commissariato di polizia del centro “paladino”.

E Giovanna, grazie al suo eroe, è tornata a vivere: “Sono reduce dalla festa patronale di Capo d’Orlando – conclude – E mi sono goduta ogni singolo istante, con il sorriso stampato in faccia e felice come una bambina. Mi sono divertita un sacco e non mi sono fatta mancare niente, tra giostre e bancarelle, tra panini con la salsiccia e crepes alla nutella e zucchero filato. In compagnia di amici e con la mia famiglia. E mi sono goduta la mia famiglia. Sono tornata al palazzetto dello sport a tifare Orlandina e devo ringraziare solo questo eroico poliziotto. E poi anche la nostra Madonnina, Maria Santissima, che proprio nel mese dei suoi festeggiamenti, ha sicuramente messo sulla mia strada questo poliziotto e ha aumentato la mia devozione e la mia fede in lei”.

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