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Cronaca

Medici Ep al Policlinico, passa il disegno di legge per la "selezione": ma si annunciano ancora battaglie

Il deputato Laccoto soddisfatto per l'approvazione all'unanimità del ddl che autorizza i commissari dei Policlinici ad avviare la selezione interna per l'attribuzione della qualifica dirigenziale

L’Assemblea regionale siciliana ha approvato all’unanimità la legge che autorizza i Commissari dei Policlinici ad avviare la selezione interna per l'attribuzione della qualifica dirigenziale al personale medico delle Aziende ospedaliere universitarie della Regione siciliana. 

Un provvedimento che nelle intenzioni di chi lo ha proposto dovrebbe risolvere una vertenza annosa con medici e sanitari EP (elevata professionalità) che si è innascata ormai più di un anno fa con la destituzione dalle funzioni di vertice e la minacciata sospensione dagli incarichi professionali, ai danni di oltre 150 dirigenti medici EP, impegnati da oltre venti anni in importanti funzioni di elevata professionalità, soprattutto in reparti dedicati all'emergenza/urgenza, al Policlinico.

Relatore in aula del disegno di legge è stato l’ononorevole Giuseppe Laccoto, presidente della VI Commissione Salute all’ARS che nei mesi scorsi aveva dapprima convocato per giungere ad una soluzione il Governo Regionale, i sindacati e il Commissario del Policlinico “G.Martino” ed aveva poi presentato e sostenuto in Commissione il ddl.

“Sono molto soddisfatto del voto unanime dell’Ars e ringrazio il Governo e tutti gruppi parlamentari per aver supportato questa legge che rende giustizia alle aspettative di tanti professionisti che, in questi anni, hanno occupato posizioni di grande importanza strategica e garantito prestazioni mediche assistenziali di elevato profilo professionale. Era un nodo irrisolto che seminava tensioni e malcontento, ma adesso è finalmente giunta una risposta concreta finalizzata al riconoscimento del ruolo ricoperto all’interno della struttura ospedaliera", ha commentato Laccoto.

Con questa norma il commissario del Policlinico potrà avviare una selezione per l'attribuzione della qualifica dirigenziale. E con la selezione potrebbero essere fatti salvi tutti i diritti relativi al trattamento giuridico ed economico maturati fino al momento del passaggio di qualifica.

Ma quella che per Laccoto è una risposta concreta a quei sanitari che hanno finora occupato posizioni di grande importanza strategica e garantito prestazioni mediche assistenziali di elevato profilo professionale, non trova d'accordo tutti i sindacati ma anche i legali ai quali si sono rivolti i medici demansionati e che la considerano giuridicamente sbagliata e non risolutiva della questione tutt'ora aperta in quanto la Costituzione non prevede il potere delle Regione di intervenire nella materia del rapporto di lavoro degli enti pubblici e in ogni caso le qualifiche non si possono attribuire se non attraverso la messa a bando dei posti vacanti.

Anche le organizzazioni sindacali Flc Cgil e Fgu Gilda Dip. Università, avevano manifestato dubbi sullo strumento prescelto come già esplicitato nel corso delle audizioni in Commissione Sanità del 14 marzo ultimo scorso. Secondo i sindacati, la previsione del disegno di Legge oggi approvata sarebbe contraria a norme imperative di legge in materia di concorsi pubblici, sia all’art. 97 della Costituzione e sia alle modalità di arruolamento riservato agli interni contenute nel d.lgs. n. 165 del 2001. In quell'occasione i sindacati ricordavano altresì che si tratta di personale universitario assunto con Decreto del Rettore pro tempore e ribadivano come possibile unica rapida soluzione lla modifica dell’art. 13 del protocollo d’intesa tra Regione e Università di Messina, o l’intervento del legislatore nazionale che dia esecuzione alla legge n. 517/1999 che ha istituito i policlinici universitari, e disciplinato il rapporto del solo personale docente, in cui rientra l’Azienda ospedaliera Universitaria di Messina".

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