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Cronaca Santo Stefano

Strade anguste e mezzi bloccati, Santo Stefano chiede una "via di fuga"

La vallata di Briga alle prese con una viabilità carente e i relativi pericoli in caso di emergenza. L'appello al Comune del consigliere Giulia Restuccia

Strade anguste e mezzi bloccati. Questa è praticamente la quotidianità nella vallata di Santo Stefano Briga da anni alle prese con una cronica carenza dal punto di vista della viabilità. Un problema che si manifesta soprattutto in caso di emergenze con i mezzi di soccorso spesso in difficoltà a raggiungere le frazioni dell'estrema zona sud cittadina. Da qui il nuovo appello all'amministrazione comunale per la realizzazione di una strada alternativa da utilizzare come via di fuga.

A presentarlo è il consigliere comunale Giulia Restuccia. "La richiesta/protesta della comunità ubicata a Nord della nostra città, per la costituzione di un comune denominato Maremonti dovrebbe far riflettere noi amministratori, sulle esigenze dei cittadini del territorio delle zone estreme della città. Lungo la vallata sono molti i mezzi di soccorso che restano bloccati nel traffico giornalmente, e non si può pensare al giorno d’oggi che una persona possa morire in casa per il mancato soccorso di un’ambulanza, a causa del traffico stradale, considerato il numero ingente di veicoli che percorrono la suddetta strada”. 

Come ricorda lo stesso esponente della maggioranza, c'è già il progetto e i relativi fondi. Da qui il messaggio al sindaco Basile e agli assessori Mondello e Minutoli per "tutte quelle iniziative volte a completare la progettazione e di dotare la vallata di S. Stefano, di tutte quelle opere urgenti e indifferibili di cui hanno bisogno i residenti della zona, quale riprofilatura del corso d’acqua e la realizzazione di una idonea viabilità per decongestionare il traffico locale. In considerazione che la Progettazione Definitiva per la realizzazione della strada “via di fuga” è stata affidata al personale dipendente del comune di Messina, e che si è in attesa che l’Ufficio del Commissario di Governo proceda alla stesura del relativo bando di gara per l’affidamento delle indagini geognostiche”.

“I punti di criticità - spiega Restuccia -sono dovuti alla presenza di una viabilità interna ai nuclei abitati, con una larghezza della carreggiata che dire insufficiente è un eufemismo. Ciò ha comportato negli anni, l’utilizzo come via di collegamento con la S.S. 114, l’alveo del torrente S. Stefano con immaginabili conseguenze, sia per il deflusso delle acque piovane, sia per i rischi a cui sono esposti i fruitori della golena. Alla luce di quanto esposto e in considerazione che gli eventi alluvionali che hanno interessato il territorio di Messina negli ultimi decenni, hanno evidenziato la fragilità del territorio, sempre più esposto a precipitazioni di carattere alluvionale che determinano una situazione di grave pericolo; che l’inadeguata viabilità, costituisce una situazione di pericolo per i loro abitanti; che nel caso di eventi calamitosi, non si può prestare un adeguato soccorso soprattutto con mezzi pesanti e di consistente ingombro, di cui è dotata la Protezione Civile; che l’alveo del torrente S. Stefano, ha una larghezza molto ampia che consente la realizzazione di una viabilità adeguata alle esigenze dei tre villaggi: il riferimento a cui voglio dare risalto, è la riqualificazione ambientale della vallata di S. Stefano, con la dotazione di adeguate opere di urbanizzazione primaria”.

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