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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Migranti, arrivata a Messina la Geo Barents: a bordo i morti insieme a donne e uomini con i segni delle torture

La nave di Medici senza frontiere si è fermata a largo di Pace per i rilievi sui cadaveri della Scientifica. Dopo l'ok della Procura attraccherà al molo Norimberga con 186 passeggeri a bordo. Tra loro sessanta bambini e malati bisognosi di cure

Non è stato uno sbarco come gli altri. E non poteva essere altrimenti visto che a bordo della Geo Barents c'erano anche i morti. La nave di Medici senza frontiere è arrivata a Messina con 186 migranti di origine africana e 61 minori, tra cui una bimba di appena dieci mesi. Insieme a loro anche i cadaveri di dieci persone morte durante il disperato viaggio verso l'Italia a causa delle esalazioni da idrocarburi. I loro corpi si trovavano infatti sul fondo della barca che ha chiesto soccorso in mare aperto a largo della Libia. 

"Ci sono volute almeno due ore per recuperare i corpi e portarli a bordo della Geo Barents, per poter offrire loro una degna sepoltura una volta sbarcati - ha raccontato ad AdnKronos  Fulvia Conte, vice responsabile delle attività di ricerca e soccorso di MSF a bordo della Geo Barents -. Siamo sconvolti e indignati allo stesso tempo. Si tratta dell'ennesima tragedia in mare che si sarebbe potuta evitare". Drammatiche le testimonianze raccolte a bordo con i richiedenti asilo costretti a viaggiare insieme ai corpi senza vita dei loro cari.

I migranti provengono da diversi Paesi come Guinea, Nigeria, Costa d'Avorio, Somalia e Siria. Ad attenderli in banchina, gli agenti della Squadra Mobile e della polizia scientifica di Messina e Catania insieme ad Asp, Croce Rossa e Frontex. La Prefettura ha infatti immediatamente messo in moto la macchina per l'assistenza insieme al Comune che ha allertato i servizi sociali sotto il coordinamento dell'assessore al ramo Alessandra Calafiore. 

La Geo Barents  alle 12.20 si è fermata a largo di Pace, poche miglia dall'imboccatura del porto. Una pilotina con a bordo gli uomini della Scientifica ha raggiunto la nave insieme ai pm Anita Silioti e Francesca Rende che coordinano le indagini aperte dalla Procura di Messina. Con loro anche il medico legale Giovanni Andò per i primi accertamenti sui cadaveri. Terminate le operazioni, verrà autorizzato l'attracco al molo Norimberga.

I minori a bordo, di cui 40 non accompagnati, saranno prelevati e fatti salire sui pullman verso i centri di accoglienza. I passeggeri adulti verranno invece sottoposti a tampone da parte del personale dell'Asp e successivamente trasferiti per la quarantena di due settimane sulla nave del ministero dell'Interno "Allegra" che a sua volta raggiungerà il porto con un altro carico di migranti provenienti da Porto Empedocle. Questa procedura prende il nome di "sbarco con trasbordo". Le salme saranno invece successivamente  trasferite all'obitorio di Policlinico e ospedale Papardo.

Sul corpo dei migranti i segni delle torture subite in Libia

Dai membri dell'equipaggio della Geo Barents arriva la conferma che parte dei migranti salvati ha dovuto sopportare torture prima di poter lasciare la Libia. Sui loro corpi i segni visibili delle violenze e degli abusi subite. Ma a bordo c'erano anche persone bisognose di urgente assistenza medica e di esami specialistici, incluse donne e bambini con patologie curabili solo in ospedale. Ma c'è chi dovrà riprendersi dallo choc di aver visto morire un proprio familiare o amico durante la traversata.

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