Ancora in protesta gli operai A2A, chiesto l'intervento della Prefettura
Permane lo stato di agitazione per il personale della centrale di San Filippo. I sindacati denunciano: "atteggiamenti inaccettabili"
Acque agitate a San Filippo del Mela dove continua la protesta degli operai A2A. E adesso i sindacati chiedono l'intervento della Prefettura e denunciano atteggiamenti che definiscono "inaccettabili".
Come riportano in una nota Fiom Fim Uilm, sabato scorso "il direttore della centrale elettrica A2A, in cui è in corso l'ennesimo sciopero di una lotta che da 4 anni prova a garantire agli operai metalmeccanici degli appalti tutele occupazionali e un elementare sistema di relazioni sindacali, ha pensato bene di chiamare le forze dell'ordine per 'garantire il diritto al lavoro' (che evidentemente non vale per gli operai allontanati dall'impianto perchè malati o perché militanti sindacali) e di essere presente in prima persona a questa presunta 'operazione'di smascheramento delle forza intimidatrice del movimento sindacale".
La verità - continuano i rappresentanti dei lavoratori - è emersa davanti agli occhi di tutti, forze dell'ordine, comprese: nessun operaio intimidisce nessun operaio. Per motivi che il direttore dell'A2A evidentemente sconosce: uno fra tutti, la solidarietà di classe. L'unica vera intimidazione era la sua. Era lì, davanti agli operai, per provare a sabotare lo sciopero sfruttando il suo ruolo e quel clima di ricatti e di abusi che è congenito in un contratto precario. Però sabato sera gli è andata male. Di fronte a tali inaccettabili atteggiamenti, nel chiedere alla Prefettura un intervento adeguato alla gravità di questi fatti, ribadiscono che la mobilitazione continuerà.
Anche oggi tutti i lavoratori dell'indotto sono in sciopero".