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Cronaca Alì Terme

Guerra per la costruzione di nuovi loculi, Alì Terme dice no: si accende lo scontro con Alì

Fumata nera alla Conferenza di Servizio indetta per ottenere tutti i pareri previsti dalla legge per poter avviare la costruzione di 48 celle, perché il comune costiero ha espresso parere contrario. Una decisione questa che rischia di incrinare i rapporti di buon vicinato. Non si esclude l'azione giudiziaria con richiesta di risarcimento danni

Il Comune di Alì Terme nega la costruzione di 48 celle nel cimitero locale al Comune di Alì. Una decisione questa che rischia di incrinare i rapporti di buon vicinato sempre mantenuti tra i due centri, legati dalle medesime origini. 
Ieri, il Comune di Alì è stato costretto a chiudere la Conferenza di Servizio, indetta per ottenere tutti i pareri previsti dalla legge per poter regolarmente avviare la costruzione di 48 nuovi loculi, con un nulla di fatto perché il solo Comune di Alì Terme, tra gli Enti interpellati, ha espresso parere contrario.

Si tratta del cimitero comune asservito alle esigenze dei due centri aliesi, sorto nella seconda metà dell’Ottocento, prima che il centro termale acquisisse l’autonomia. Per un gioco del destino l’area cimiteriale rimase all’interno del territorio assegnato al neonato Comune di Alì Terme anche se, per garantirne la gestione condivisa, un Decreto Prefettizio conferì la comproprietà ad entrambi i paesi.  

Durante un confronto intavolato con una delegazione politica del Comune di Alì Terme è stato chiesto di ritirare il parere negativo, che di fatto blocca la realizzazione delle celle, e di perseguire la linea del dialogo allo scopo di trovare una soluzione politica alla questione. Tale richiesta, però, non è stata accolta con la conseguenza che il progetto di costruzione dei 48 nuovi loculi è stato annullato per mancanza di parere positivo espresso dal Comune termale, cosi come prevedono le vigenti disposizioni di legge.  

Il sindaco di Alì, Natale Rao, ha dichiarato che la sua amministrazione valuterà con molta attenzione la posizione assunta dal collega Carlo Giaquinta, esaminando dettagliatamente tutte le argomentazioni contenute nel parere negativo reso dal vicino Comune di Alì Terme e qualora ritenesse che lo stesso non sia conforme ai fatti che si sono succeduti nel tempo e alle vigenti disposizioni di legge, non esclude l’avvio di un’azione giudiziaria per il risarcimento dei danni arrecati alla propria comunità dalla predetta presunta condotta illegittima.

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