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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scuole ancora chiuse, manca l'ordinanza del sindaco ma è pronto un esposto al prefetto

Dirigenti scolatici, docenti e genitori non sanno ancora come comportarsi. Il sindacalista Pietro Patti: “Una vergogna”. L'assessore Tringali: “Abbiamo in vigore fino ad oggi l'ordinanza precedente, si procederà nell'imminente scadenza a pubblicare la successiva”. Ma il consigliere Russo non ci sta...

“Lui che posta foto a Fiumedinisi mentre snocciola fagiolini e dirigenti scolastici e genitori avviliti che non sanno ancora se domani devono andare a portare i figli a scuola”. Non si spengono le polemiche per la chiusura imposta dal sindaco di Messina, annunciata su fb a cui però non è ancora seguita una ordinanza.

A prendere posizione il sindacalista della Cgil settore scuola, Pietro Patti. “Domani è lunedì e ancora le scuole non sanno se saranno aperte o chiuse. È veramente vergognoso assistere a questo teatrino sulla pelle dei ragazzi, genitori, docenti, personale Ata e dirigenti scolastici – spiega Patti – parliamo di ventimila alunni che non sanno cosa fare per domani mentre il mio telefono è impazzito per le chiamate di presidi e docenti che chiedono di capire come comportarsi. Quando si chiudono le scuole, si mette in moto una macchina organizzativa non indifferente, con programmazione di didattica a distanza, indicazioni per i genitori, disposizioni per il personale. Tutto questo ancora non è possibile mentre il sindaco posta su facebook le sue immagini bucoliche. Circola voce che stia attendendo prima dell’emanazione dell’ordinanza, l’esito dei tamponi effettuati ieri al Minutoli. Una attesa inutile perché comunque il risultato riguarderebbe una popolazione di 500 persone rispetto ad una platea di almeno trentamila studenti, oltre tremila personale scolastico e in più i genitori.  Questo significa che la scelta sull’apertura delle scuole non può essere ostaggio di qualche decina di contagi, tra l’altro ancora non accertati, ma va pianificata e disposta seguendo regole che ormai sono imposte a livello nazionale”.

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Nel caso in cui dovesse comunque arrivare l’ordinanza è pronto l’esposto del consigliere comunale del Pd Alessandro Russo. L’esposto è indirizzato al prefetto di Messina.

“Il potere di ordinanza in materia di sanità per quanto riguarda le scuole resta in capo al presidente della Regione, non del sindaco – spiega Russo – Il sindaco può emanare ordinanze più restrittive solo in relazione alla chiusura di piazze e strade, la scuola resta di competenza regionale. Un conto è chiudere per la sanificazione, come avvenuto in passato, un altro è prolungare immotivatamente queste chiusure con lo spauracchio di dati che non sono ancora certi, anzi mai comunicati”.

Non la pensa nello stesso modo, l'assessore alla Pubblica Istruzione e dirigente scolastica, Laura Tringali: “In un periodo gli atti che si adottano sono rapportati all'emergenza - spiega  Tringali - noi abbiamo in vigore fino ad oggi l'ordinanza precedente. Questo mi fa pensare che nell'imminente scadenza, sarà pubblicata la successiva. Questa decisione per il sindaco è stata sofferta e nasce da un pericolo segnalato dall'Asp. Sia come dirigente scolastico che come assessore, sono per una scuola viva, vitale, che possa riprendere pienamente le attività. Ma non mi sento comunque di procedere in maniera affrettata, dobbiamo lottare contro un mostro chiamato Covid e ascoltare tutti i tavoli”.

Sulle difficoltà degli studenti rimasti “prigionieri” e il dubbio sulle scelte legate al mondo scolastico, anche un intervento del Garante dell'Infanzia, Fabio Costantino. “Accolgo e faccio mie le accorate parole di tanti genitori che hanno scritto al mio Ufficio per segnalarmi la grave condizione di sofferenza emotiva e, in qualche caso, psichica in cui versano molti bambini e adolescenti che da giorni sono privati della Scuola - scrive Costantino -  con altrettanto dispiacere accolgo le note di alcune famiglie che mi segnalano la loro preoccupazione per l’apertura delle scuole e il possibile rischio di contagio per conviventi anziani appartenenti allo stesso nucleo. Faccio mie le richieste del consigliere Libero Gioveni, che in questi giorni ha richiesto un intervento del mio Ufficio, e le determinazioni della commissione consiliare presieduta dal prof La Tona con le quali, i rappresentanti dei cittadini, hanno voluto richiamare alla centralità della scuola in questa fase di emergenza. Stiamo vivendo una fase di grande sofferenza e preoccupazione a causa di una emergenza che sembra non finire mai e che sta lasciando indietro tanti bambini e tanti concittadini, che stanno facendo i conti anche con una crisi economica senza precedenti. La scuola è nutrimento e vita; è il luogo dove si impara la convivenza ed il rispetto per le idee di tutti. Sapere di aule e corridoi vuoti,sono certo, che rattrista ognuno di noi. Ho appreso con una certa sorpresa e preoccupazione - continua il Garante - la nota dell’Asp di Messina a firma del dottore Crisicelli in cui si legge che “il trend del contagio registra un costante quanto inesorabile aumento” e che “la ripresa delle attività scolastiche in presenza rappresentano un rischio fondato sebbene difficilmente calcolabile allo stato attuale”. Appare evidente che le dichiarazioni della massima Autorità dell’emergenza covid a Messina meritano di essere approfondite. Sono certo che il tavolo tecnico istituito presso la prefettura, Istituzione verso la quale nutro assoluta fiducia, ci restituirà tutte le informazioni necessarie per riacquistare quel minimo di serenità indispensabile per continuare a sperare”.

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