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Cronaca

Covid, nasce la rete “Scuola in presenza” contro la dad: un movimento da nord a sud con tre comandamenti

A rappresentare la Sicilia sarà Sip, il Comitato presieduto dal docente messinese Cesare Natoli. “La chiusura delle scuole a tappeto come principale soluzione per il contenimento dei contagi, infliggendo un grave danno in termini di istruzione, ma anche psicologico e sociale a un’intera generazione”. Ecco le richieste alle istituzioni

A rappresentare la Sicilia sarà Sip, il Comitato “Scuola in presenza” presieduto dal docente messinese Cesare Natoli. E “Scuola in presenza” è anche il nome della Rete nazionale che è stato costituito ieri a difesa dell’art. 34 della Costituzione italiana che ci ricorda che la scuola è “aperta a tutti” e tutti i giovani hanno diritto a un percorso di studi di qualità.

L’obiettivo è dunque tutto nel nome e coagula le energie che nelle diverse realtà territoriali si sono opposte in questo anno di pandemia alla chiusura delle scuole a tappeto “come principale soluzione per il contenimento dei contagi, infliggendo un grave danno in termini di istruzione, ma anche psicologico e sociale a un’intera generazione di studenti a causa del prolungato uso della Didattica a Distanza e dell’obbligo innaturale all’isolamento”.

Uniti da Nord a Sud sono intenzionati a far sentire con determinazione la voce di cittadini che credono nei valori della democrazia e della Costituzione e promettono di mobilitarsi in ogni sede per far in modo che gli studenti italiani possano godere di uguali diritti e per frenare il crescente svantaggio di formazione e salute nei confronti dei loro coetanei europei.

“La Didattica a Distanza – si legge nel documento - spesso impostata in modi e tempi arbitrari dai Presidenti di Regione, riduce l’istruzione a mera trasmissione di nozioni, negando il ruolo fondante della scuola come luogo di crescita sociale, di sviluppo della personalità individuale e - tema non secondario in Italia - di presidio della legalità. Questo modo di operare mortifica il ruolo degli insegnanti, disarticola i tempi di vita e lavoro, distrugge gli equilibri familiari e sociali.  La rete «Scuola in Presenza», rigorosamente apartitica e trasversale, raggruppa al momento oltre 20 comitati e associazioni di genitori, insegnanti e studenti di tutta Italia che già da mesi stanno collaborando e si stanno impegnando a favore della scuola. Insieme rappresentiamo quasi 40.000 aderenti e sostenitori che hanno a cuore il futuro del Paese”.

La loro richieste alle istituzioni sono condensate in tre punti “per un totale cambio di prospettiva affinché la scuola e i diritti delle nuove generazioni siano finalmente riconosciuti come essenziali per il futuro del Paese”.

Eccoli:

1. riconoscere che l’istruzione è un diritto fondamentale ed essenziale che deve pertanto rimanere svincolato dall’automatismo delle “zone a colori”. Le Istituzioni si devono adoperare per mettere in atto rapidamente tutte le misure necessarie allo svolgimento delle lezioni in sicurezza e in presenza per ogni ordine e grado di istruzione. La scuola deve essere l’ultimo luogo a chiudere in caso di picco di contagi, non il primo. Non si possono avere centri commerciali aperti e scuole chiuse.

2. Rigettare l’uso prolungato e indiscriminato della Didattica a Distanza come strumento di insegnamento in quanto inefficace, svilente per gli insegnanti, discriminatorio per gli studenti provenienti da famiglie fragili e lesivo nei confronti degli alunni con disabilità o difficoltà di apprendimento.

3. Ricordare che la tutela della salute della comunità non si esaurisce nella battaglia al Covid-19, ma deve necessariamente includere la difesa della salute psicofisica, oggi gravemente minacciata in bambini e adolescenti. La prolungata mancanza di socialità e di una sana relazionalità didattica sta determinando tra i giovanissimiun allarmante aumento dei casi di tentato suicidio e di autolesionismo, mentre la scarsa attività fisica e il dilatarsi del tempo trascorso davanti a tablet e PC inducono l’aumento dei casi di pubertà precoce. 

Associazioni e comitati aderentiI

A scuola! (Milano, Lombardia con sez. di Como, Lodi, Settimo Milanese e Umbria)

Abruzzo A Scuola (Abruzzo)

Associazione scuole aperte Campania (Campania)

CIB - Chiedo per i Bambini (Calabria)

Comitato Genitori Scuola in Presenza (Trieste, Friuli Venezia Giulia)

Genitori per la scuola Benevento (Benevento, Campania)

Giù le mani dalle mense (Arezzo, Toscana)

La scuola a scuola (Bologna, Emilia Romagna)

La Scuola che vogliamo - Scuole Diffuse in Puglia (Puglia)

La scuola è solo in presenza (Monza, Lombardia)

Per la scuola in presenza - Ragazzi a scuola (Rimini, Emilia Romagna)

Ravenna per la scuola - Persone contro la DAD (Ravenna, Emilia Romagna)

Ri(n)corriamo la scuola (Firenze, Toscana)

Riapriamo la scuola della Costituzione (Genova, Liguria)

Ridateci la Scuola (Verona, Veneto)

Scuola in presenza (Vicenza, Veneto)

Scuole Aperte Cuneo (Cuneo, Piemonte)

Scuole Aperte Mantova (Mantova, Lombardia)

Scuole aperte Puglia (Acquaviva delle fonti, Puglia)

SIP - Scuola in Presenza (Messina, Sicilia)

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