Minorenne promossa a scuola dal tribunale: "Non tenuta in considerazione la patologia dell'alunna"
I giudici dove ha sede il liceo frequentato dalla ragazza hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati La Cava e Pantano ribaltando la bocciatura
E' stata ammessa al terzo anno di un liceo del milanese una ragazzina del messinese colpita durante l'anno scolastico da una grave malattia degenerativa. La minore residente in Lombardia era stata invece bocciata nel giugno 2023. Il tribunale amministrativo regionale per la Lombardia (sezione Quinta) ha accolto la domanda cautelare che ha sospeso l'esecuzione della delibera dell'Istituto scolastico che non aveva ammesso alla classe successiva la minorenne. Un caso seguito dagli avvocati Vincenzo La Cava e Massimiliano Pantano per conto del genitore che esercita la potestà sulla ragazzina perché - secondo il ricorso - la bocciatura non era legittima. I due legali avevano presentato ricorso contro il ministero dell'Istruzione, l'ufficio scolastico regionale per la Lombardia, l'ufficio scolastico provinciale e il liceo frequentato dalla ragazzina. Tra l'altro, a eccezione del ministero, gli altri enti non si sono costituiti in giudizio.
Nel ricorso si legge tra gli altri punti: "l’Istituto scolastico e quasi tutto il suo apparato (dirigente scolastico, vicepreside, coordinatrice e alcuni docenti), hanno tenuto nell’anno in corso, una condotta del tutto insensibile alla delicata situazione nella quale versa l’alunna disabile, se si considera: la mancata applicazione del c.d. PDP (Piano didattico personalizzato) se non previa sottoscrizione soltanto in data 30 maggio 2023 e mai attuato, stante l’assenza delle misure dispensative e degli strumenti compensativi previsti dallo stesso, il mancato recupero di prove scritte con prove orali, le vessazioni psicologiche subite dallo studente e la scarsa e insufficiente comunicazione/collaborazione tra famiglia e istituto scolastico".
L'ordinanza del presidente estensore Daniele Dongiovanni, consigliere Silvana Bini e referendario Martina Arrivi ha accolto il ricorso ammettendo la ragazzina alla classe successiva: "Pur comprendendo le difficoltà organizzative - si legge - e pur considerando l’impegno profuso dall’istituto scolastico una volta acquisita a febbraio la notizia della predetta malattia diagnosticata nei confronti dell’alunna, non può comunque non rilevare il fatto che il PDP (piano didattico personalizzato) sia stato predisposto solo nel mese di maggio, quando ormai l’anno scolastico era quasi giunto al termine; - che, pertanto, l’esecuzione della deliberazione di non ammissione alla classe successiva adottata, peraltro a maggioranza, dal consiglio di classe va sospesa e, per l’effetto, l’alunna va ammessa". "Considerato, ad un sommario esame, che il ricorso appare assistito da sufficiente fumus boni iuris in quanto non sembra che l’istituto scolastico abbia tenuto nella dovuta considerazione - prosegue il provvedimento - la particolare situazione dell’alunna alla quale, nel mese di febbraio 2023 e, quindi, nel mezzo dell’anno scolastico, è stata diagnostica una grave malattia".
L'udienza di merito si svolgerà il 9 maggio 2024.