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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca

Scuola, sciopero generale. Anche a Messina presidio dei sindacati: "I candidati a sindaco ci ascoltino"

Sit in organizzato davanti alla prefettura: "Tanti i motivi che coinvolgeranno la prossima amministrazione comunale: edilizia scolastica, tempo pieno, palestre, spazi di aggregazione"

Si terrà lunedì 30 maggio, dalle 10 alle 12, davanti la sede della Prefettura di Messina, il sit in organizzato in occasione dello sciopero unitario nazionale indetto dalle organizzazioni sindacali della scuola. I segretari provinciali della Flc Cgil, Pietro Patti, Cisl scuola, Maria Falcone, Uil scuola, Salvatore Piccolo, Gilda, Santi Marchetta, e Snals, Antonio Princiotta, hanno chiesto ai candidati a sindaco di partecipare per ascoltare le loro ragioni. 

“In questi giorni abbiamo incontrato centinaia di lavoratori - dichiarano - con i quali abbiamo affrontato le diverse problematiche legate al mondo della scuola. Tra queste ce ne sono diverse che coinvolgeranno la prossima amministrazione comunale: edilizia scolastica, tempo pieno, palestre, spazi di aggregazione. Ci aspettiamo su ognuno di questi punti che i candidati a sindaco forniscano risposte credibili e concrete”.

Lo sciopero di lunedì 30 maggio è stato proclamato contro "l’invasione di campo operata dal Governo su materie come salario, formazione, valutazione e reclutamento". Il governo Draghi è infatti intervenuto su queste materie varando il Decreto Legge 36/22, secondo le sigle sindacali "senza alcun confronto" e delineando un cambio di rotta: "dalla scuola autonoma, democratica e partecipata a quella gerarchizzata".

"La costituenda 'Scuola di Alta Formazione', posta sotto la vigilanza del ministero dell’Istruzione definendo i contenuti dei percorsi triennali di formazione entra in rapporto diretto con l’autonomia scolastica e la sovranità dei collegi dei docenti condizionandone il ruolo in materia di progettazione del proprio Piano di Formazione, mortificando il bisogno di collegialità nell’interesse degli alunni - affermano le organizzazioni sindacali - La nuova invenzione del ministro Bianchi sarà guidata da un presidente, un comitato d’indirizzo e un comitato scientifico: un nuovo costoso carrozzone. Il bonus una tantum erogato ai 'bravi docenti' che completeranno il percorso triennale sarà finanziato tagliando: le cattedre (circa 10.000 unità) i fondi destinati alla card docenti per la formazione e le risorse per l’autonomia destinate alle scuole. Le nuove modalità di reclutamento, oltre a dare un nuovo impulso al mercato dei crediti, non lasciano nessuna possibilità di stabilizzazione dei precari, quelli che da anni hanno permesso alle scuole di andare avanti, offendendo la dignità dei candidati".

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