Scuole chiuse, De Luca rilancia: "Stop lezioni in presenza fino al 23 gennaio"

Il sindaco De Luca va avanti come un treno e rilancia la sua volontà di chiudere le scuole fino al prossimo 23 gennaio. Il primo cittadino corregge e adegua l'ordinanza in accordo con quanto stabilito dalla Regione che ha previsto la ripresa delle lezioni a partire dal 13 gennaio. Revocata quindi l'iniziale ordinanza del 7 gennaio.

A Messina, considerando la volontà del sindaco, invece tutto rimarrà fermo per altri dieci giorni con l'introduzione della didattica a distanza che il movimento Scuole in Presenza continua ad osteggiare poiché misura valida "solo in zona rossa solo se nei territori che ricadono in zona rossa si verifichino situazioni “di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus SARS-CoV-2 o di sue varianti nella popolazione scolastica”. Ripetiamo, solo in zona rossa".

Come precisato dalla nuova ordinanza resta "salva sempre la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali".

Ma si attende l'ok della Regione per istituire in città la zona arancione come richiesto da Palazzo Zanca anche alla luce dei dati forniti dall'Asp. Tutto quindi potrebbe essere rimesso in discussione anche attraverso un eventuale ricorso al Tar. Messina è infatti ancora in zona gialla così come la maggioranza dei comuni siciliani.

A riguardo De Luca ravvisa "la sussistenza delle condizioni e dei presupposti di cui all’art.32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833 per l’adozione dell’ordinanza a carattere locale per la tutela dalla sanità pubblica, ha preso atto della suddetta disposizione che posticipa al 13 gennaio 2022 la riapertura delle scuole".