Duplice omicidio di Ferragosto per un parcheggio, trent'anni anche in appello per Salvatore Russo
La sentenza conferma quanto stabilito già in primo grado sulla tragica vicenda di Ucria in cui hanno perso la vita Antonino e Fabrizio Contiguglia
Trent’anni anche in appello per il 32enne di Paternò Salvatore Russo, per aver ucciso Antonino Contiguglia e Fabrizio Contiguglia, zio e nipote di 62 e 27 anni, la sera di Ferragosto del 2019 ad Ucria.
La Corte d’Assise d’appello di Messina, presieduta dal giudice Carmelo Blatti, ha confermato integralmente la sentenza di primo grado.
Russo è stato condannato al pagamento delle spese processuali.
Omicidio Ucria, la Procura: Russo ha sparato con una pistola di sua proprietà
Nel processo sono impegnati gli avvocati Salvatore Liotta, Enrico Trantino, Giuseppe Bonavita, Alessandro Pruiti Ciarello e Luigi Gangemi.
Alla base del duplice omicidio la contesa di un parcheggio avvenuta nella giornata del 14 agosto tra Russo, che stava trascorrendo con la famiglia le vacanze estive ad Ucria, il cugino Daniele Balsamo e Santino Contiguglia. Da quell'episodio sarebbe scattata una "richiesta di chiarimenti" avanzata dallo stesso Santino Contiguglia e dai suoi parenti Antonino e Fabrizio rimasti poi uccisi la sera del 15 agosto. Secondo una prima ipotesi il giovane macellaio di Paternò si era difeso impossessandosi della pistola di uno dei Contiguglia durante una colluttazione ma le indagini hanno poi appurato che l'arma era invece di proprietà del giovane.