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Cronaca

Cittadella sportiva, i ricorsi del Cus contro l'Università: il Tar rimanda al Collegio arbitrale

Secondo i giudici della prima sezione del Tribunale amministrativo sono inammissibili: la convenzione prevede che eventuali conflitti tra le parti devono essere discussi in sede arbitrale

Il Tar ha ritenuto inammissimibili i ricorsi presentati dal Cus contro l’università per difetto di giurisdizione richiamandosi all’articolo 15 della convenzione del 2019 tra Cusi e Università che mette in evidenza come e qualsiasi diatriba di tipo amministrativo deve essere prima discussa in sede arbitrale. I ricorsi erano stati presentati a seguito della revoca della convenzione tra Ateneo e Cusi che prevedeva la gestione delle attività sportive e della Cittadella universitaria dell’Annunziata tr amite il Cus.

Lo scontro con i vertici dell’Università portò alla rescissione. Il Cus chiedeva con il ricorso al Tar i fondi legati alla legge 394 per un totale di circa 90mila euro e con l’altro ricorso l’annullamento della revoca avvenuto nell’agosto del 2020 in pieno Covid.

Il presidente della prima sezione del Tribunale amministrativo di Catania, Pancrazio Mario Savasta, ha dichiarato “inammissibile per difetto di giurisdizione e dichiara la giurisdizione del Collegio arbitrale di cui all’art. 15 della convenzione del 2019, innanzi al quale il giudizio potrà essere riproposto nel termine indicato dall’art. 11, comma 2, c.p.a.”.

Intanto sulla vicenda, la partita non è ancora definitivamente chiusa: proprio in questi giorni il consiglio di amministrazione dell'Università dovrà esaminerà "l'approvazione dell'atto di definizione transattiva abritrato unime-Cusi" per la risoluzione bonaria del contenzioso.

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