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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Il clochard Costantine dev'essere operato, ma ora c'è una denuncia a suo carico

Dal Policlinico riferiscono che l'uomo aggredito sabato scorso, di fronte al supermercato "Decò", ha lasciato l'ospedale. E i proprietari del market presentano una denuncia

“Chiedeva soldi per comprarsi da mangiare. Ogni tanto faceva spaventare i bambini che giocavano in piazza, con qualche ‘bù!’, ma non aveva mai messo le mani addosso a nessuno”. Costantine, il clochard tedesco che bazzicava nei pressi di Piazza San Vincenzo e che lo scorso sabato è stato vittima di un’aggressione, di fronte al supermercato “Decò”, è conosciuto da tutti i frequentatori abituali della zona. Che lo descrivono così: “Sostava sempre su questa panchina, in piazza, assieme al suo cane. Beveva tanto. Ma era sempre stato innocuo”.

Una descrizione che cozza, però, con la denuncia che i titolari del market hanno presentato in Procura e alla Polizia, attraverso il loro legale, l’avvocato Antonello Scordo. L’uomo, infatti, sarebbe entrato ubriaco al supermercato, intorno alle 17.50 circa. E avrebbe molestato la cassiera, denudandosi parzialmente e toccandosi le parti intime. A quel punto, il cane di Costantine, spaventato, avrebbe morso alle gambe i due titolari del market, padre e figlio, che erano intervenuti per aiutare la loro dipendente.

“Dopo le molestie alla cassiera – racconta nella denuncia uno dei proprietari del “Decò” – ci ponevamo tra lei e il clochard, invitandolo a uscire fuori, ma lo stesso ha cominciato a inveire nei confronti di mio padre, con spintoni, fino a quando lo colpiva con un pugno sul viso. Intervenivo io e cercavo di allontanare il clochard, riuscendo a spingerlo all’esterno del supermercato, ma anche in questa circostanza, egli colpiva me con un calcio. Improvvisamente, venivo attaccato dal cane del clochard, che era slegato. E che, sicuramente, viste le fasi concitate, si sarà spaventato. E mi sferrava un morso, conficcandomi i denti sulla caviglia sinistra, provocandomi forte dolore e una copiosa fuoriuscita di sangue. Mio padre, cercando di allontanare il cane da me, veniva a sua volta morso dallo stesso, sulla gamba sinistra. Nonostante ciò, il clochard, pur barcollante per l’assunzione di alcool, continuava ad aggredire me e mio padre, fino a quando io ho avuto una colluttazione con lui per respingere la sua aggressione e riuscivo a farlo cadere per terra. E lì è rimasto, perfettamente cosciente, fino all’arrivo di un’ambulanza del 118”. Questa è la versione dei titolari del supermercato, che hanno poi chiamato la Polizia. E sono intervenuti gli uomini delle volanti. I proprietari del market si sono poi recati al pronto soccorso dell’ospedale “Piemonte” di Messina. Il padre è stato dimesso con una prognosi di 6 giorni.

Costantine è stato portato al Policlinico Universitario “Gaetano Martino” di Messina, con una frattura bifocale alla mandibola. Ma nella giornata di ieri, Costantine ha voluto lasciare il Policlinico, dov’era ricoverato. E dove, stando a ciò che dicono i medici, doveva essere operato. E lo ha fatto di sua spontanea volontà. I medici del reparto di chirurgia maxillo-facciale sono stati costantemente in contatto con i familiari di Costantine, che vivono in Germania, per quasi 24 ore.

Il referto parla di una frattura bifocale della mandibola: “L’uomo necessitava di un intervento di chirurgia maxillo-facciale – riferiscono dal Policlinico – Ha una frattura bifocale della mandibola. Ma il paziente in questione, purtroppo, non era per niente facile da gestire. Ha voluto lasciare l’ospedale”.

Come ha ribadito anche l’assessore alle politiche sociali del comune di Messina, Alessandra Calafiore, Costantine è un paziente “complesso”, sotto tanti punti di vista. Soprattutto perché abusa di alcool e droghe: “Ma gli abbiamo fatto tutte le analisi e tutti i controlli del caso – ribadiscono dal nosocomio messinese – Purtroppo, però, non potevamo tenerlo contro la sua volontà. Anche se avrebbe bisogno di un intervento. Ma sarebbe diventato anche un “pericolo”, tra virgolette, perché aveva iniziato a girare per il reparto. E controllarlo era davvero impossibile. Ha la famiglia lontana, in Germania. Non può essere gestito così, da solo, senza un familiare, o senza un tutore”.

L’assessore Calafiore, con i servizi sociali, intanto, è costantemente in contatto con la famiglia di Costantine. L’uomo, sulla quarantina, sostava nella zona del supermercato “Decò”, chiedendo aiuto economico a passanti e clienti. Sulla “sua” panchina, ieri sera, si trovavano ancora i suoi oggetti personali, il suo cuscino e la ciotola del suo cane.

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