Maxi sequestro al re delle cooperative di assistenza sociale: “E’ vicino ai boss”
Il provvedimento riguarda 16 società, una sala ricevimenti, un albergo e alcune ville. L'operazione, denominata Hera, è stata condotta dalla polizia e dalla Direzione distrettuale antimafia
Operazione della Polizia e della Direzione distrettuale antimafia di Messina. La Divisione anticrimine della Questura e il Servizio centrale anticrimine con il blitz 'Hera' hanno sequestrato beni per circa 100 milioni di euro a Giuseppe Busacca, l’imprenditore messinese che ha costruito un impero con le cooperative di assistenza a disabili e anziani. L'imprenditore, che già nel 2015 era finito agli arresti domiciliari perché ritenuto al centro di un monopolio nella gestione degli appalti per i servizi socio-assistenziali, è accusato di aver investito soldi illeciti, provenienti dal clan mafioso dei Barcellonesi. Il provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del tribunale di Messina su richiesta del procuratore e del questore e riguarda 16 società e poi centri di riabilitazione, assetti societari, cooperative sociali e aziende agricolo-faunistiche, locali di pubblico intrattenimento, hotel, immobili (tra cui numerose ville di consistente valore) nell'area di Milazzo e dei Nebrodi. Congelate anche somme di denaro in Paesi esteri.
Mafia, premiata ditta Napoli&Busacca: sotto sequestro un impero da 100 milioni di euro
L'operazione, denominata Hera, è stata condotta dalla polizia e dalla Direzione distrettuale antimafia con la Divisione anticrimine della Questura di Messina e il Servizio centrale anticrimine "nel quadro - si legge in una nota - di una più ampia strategia di contrasto avviata dalla Direzione centrale anticrimine".
Le società riconducibili a Busacca avevano ottenuto anche contributi anticrisi Covid, per un importo complessivo di 500 mila euro (guarda il video).