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Mercoledì, 4 Ottobre 2023
Cronaca

Articoli scolastici poco sicuri, maxi sequestro della guardia di finanza

Ben 165mila i prodotti posti sotto chiave. L'operazione a ridosso dell'apertura delle scuole

Maxi sequestro della guardia di finanza in vari negozi di Messina e provincia. Sotto chiave 165mila articoli scolastici ritenuti non sicuri in quanto privi delle certificazioni minime di sicurezza e di indicazioni per il consumatore.

L’operazione rientra nell’ambito di un incisivo piano di interventi, eseguito dalle Fiamme Gialle, finalizzato alla tutela del settore dei beni e servizi destinati, soprattutto, ai minori, in considerazione dell’imminente ripresa delle attività scolastiche. Complessivamente, sono stati eseguiti 3 interventi, nel corso dei quali sono state contestate violazioni amministrative nei confronti di altrettanti titolari di esercizi commerciali, ove sono stati rinvenuti gli articoli
destinati, per lo più, ad uso didattico. La documentazione fornita e le informazioni riportate sui prodotti, liberamente esposti sugli scaffali per la vendita, non sono risultati essere sufficienti a garantirne la genuinità e la sicurezza.

Nel dettaglio, è stato riscontrato come tutte le confezioni risultassero mancanti delle prescritte “Avvertenze” e istruzioni d’uso in lingua italiana, elementi necessari a consentire agli utenti finali una valutazione circa gli eventuali effetti dannosi.

Nel corso dei controlli, è stata rilevata, altresì, l’assenza della marcatura “CE”, che dimostra la rispondenza dell’articolo a tutti i requisiti essenziali di sicurezza ed il rispetto di tutte le procedure di conformità, secondo quanto indicato dalle vigenti normative.

La merce destinata ad una delicata platea di consumatori, quali i bambini in età scolare, per la potenziale pericolosità dei prodotti, una volta immessi sul mercato, avrebbe potuto arrecare seri danni alla salute. La merce irregolare è stata sottoposta a sequestro amministrativo, mentre i titolari degli esercizi commerciali sono stati segnalati alla competente Camera di Commercio, per l’irrogazione delle relative sanzioni.

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