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Cronaca

Clochard sequestrati e ridotti in schiavitù, 39enne condannato a 18 anni di carcere

La sentenza in Appello nei confronti del tunisino Anis Ben Amir. L'uomo aveva rinchiuso in una grotta di San Raineri un uomo e una donna e

Diciotto anni di carcere per Anis Ben Amir, il 39enne tunisino che nel maggio 2020 ha sequestrato e ridotto in schiavitù una coppia di clochard costretta a vivere in una grotta di San Raineri, subendo violenze fisiche e psicologiche anche a sfondo sessuale. La sentenza è arrivata oggi dopo il verdetto in corte d'Appello presieduta dal magistrato Bruno Sagone che ha di fatto accolto la richiesta dell'accusa rappresentata dal sostituto procuratore Adriana Costabile.

L'uomo, difeso dall'avvocato Melita Cafarelli, si trova attualmente detenuto nella sezione psichiatrica del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto. Gli era stato infatti accertato il parziale vizio di mente dopo le perizie effettuate durante le indagini. La difesa è pronta a ricorrere in Cassazione. Parte civile le vittime, tra cui anche un altro uomo aggredito dal 39enne, rappresentate dai legali Antonio Giacobello, Antonio Arena e Goffredo Sturniolo.

I fatti

Tutto ha inizio il 2 maggio 2020  quando i poliziotti sono intervenuti nella zona di San Raineri a seguito di una richiesta di aiuto di un tunisino che era stato aggredito e accoltellato al volto, per futili motivi, da un connazionale che successivamente si dava alla fuga. Dagli immediati accertamenti effettuati nonché dalle indicazioni fornite dalla vittima, i poliziotti sono riusciti a risalire all’identità dell’aggressore. Trattandosi di soggetto già noto, gli agenti si recavano presso la grotta ove lo stesso abitualmente risiede ma di lui non vi era alcuna traccia. La dimora si presentava in disordine facendo ritenere che quel luogo fosse stato abbandonato frettolosamente.

Le ricerche del malvivente sono proseguite fino a quando gli agenti sono venuti a conoscenza del fatto che il tunisino si nascondeva in un’altra grotta della Zona Falcata dove di fatto abitava una coppia di senzatetto che era stata dallo stesso sottoposta a sequestro. L’attività di indagine, eseguita dai poliziotti e coordinata dalla Procura, ha permesso di ricostruire i fatti. La coppia dal mese di aprile viveva in un incubo essendo stata sequestrata dal tunisino, il quale con violenze fisiche e continue minacce di morte l’ha costretta a subire violenze sessuali. Pochi giorno dopo il 39enne è stato quindi rintracciato nella grotta della coppia di clochard e arrestato.

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