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Cronaca

Si rompe una caviglia a Pistunina ma a soccorrerlo sono i vigili urbani

Le ambulanze erano già impegnate in altre emergenze e l'uomo rischiava di rimanere anche ore col piede penzolante in strada. Cronaca “minima” di una città colorata di rosso, dove anche cadere sul marciapiede rischia di trasformarsi in una odissea

Esce dalla farmacia Capria di Pistunina per montare sullo scooter, prende una storta, si sloga la caviglia, cade e resta rannicchiato a terra. E’ la disavventura capitata stamattina a un signore di mezza età, che per fortuna è stato soccorso dalla pattuglia volante dei vigili urbani, sui quali si trovava il comandante Giovanni Giardina.

“Si sente bene?” hanno chiesto subito i vigili scendendo dall’auto di servizio.

“Non posso muovere la gamba” ha detto l’uomo dolorante. “Mi si è bloccata…”. Dalla farmacia intanto arrivava un bicchiere di acqua per cercare di rianimarlo. I vigili in servizio di pattugliamento anti-covid, hanno così chiesto un intervento urgente al “118” di un"ambulanza, mentre all’uomo che non si reggeva in piedi gli stessi vigili hanno messo qualcosa di morbido sotto la testa. Gli operatori al telefono hanno chiesto: “E’ grave il paziente, è vigile?”.

“I vigili siamo noi, anche il paziente in verità, ma molto dolorante. Sì è rotta una caviglia”, hanno risposto. “Il piede gli penzola…”.

“Allora c'è da aspettare, non possiamo fare nulla. Abbiamo ben altre emergenze…”.

“Ma aspettare quanto?” hanno chiesto i vigili accorati.

“Un’ora... chi lo sa?…”

A quel punto, si sono guardarti negli occhi e senza bisogno di dirselo hanno capito che non lo potevano lasciare lì: l’uomo è stato soccorso così dall’auto dai vigili urbani. “Armati” di mascherina, lo hanno accompagnato al Policlinico, dove gli sono state prestate poi le prime cure.

E’ la cronaca minima di una città colorata di rosso, la tredicesima d’Italia, dove anche cadere sul marciapiede rischia di trasformarsi in una odissea, quando i pronti soccorso e le autoambulanze, Croci Bianche, Croci Azzurre e di tanti altri colori… non sono più amiche. Sono tutte impegnate in una emergenza continua dove c’è ormai la classifica: se non sei quasi in pericolo di vita, altri hanno la precedenza dei soccorsi. Non se ne può fare una colpa agli operatori sanitari. Ma è il caso di dire che è questo il termometro di una città febbricitante, il cui sindaco ha ritirato l’ordinanza di restrizioni delle misure Covid in polemica con tutti gli altri enti chiamati ad affrontare le emergenze.

Essere assistiti diventa così un gesto da buoni samaritani. Come la squadra dei controlli urbani del comandante Giovanni Giardina, un giorno impegnato ai mercati contri i venditori abusivi, l’altro a indossare i panni dell’infermiere di strada. Senza il camice e neppure il fischietto: ulalano solo le sirene delle autoambulanze nella città, prima in Sicilia, a scalare la classifica del codice rosso.

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