Stalking e violenza sessuale, giudizio immediato per un commercialista

Lettere anonime, messaggi intimidatori, assillanti approcci nel corridoio del suo studio professionale dove l’avrebbe avvicinata toccandola più volte. In una occasione l’avrebbe anche spinta al muro cercando insistentemente di baciarla.

E’ accusato ora di stalking e violenza sessuale un commercialista di 58 anni. Dovrà comparire davanti al giudice ad aprile dopo l’inchiesta del sostituto procuratore Alessandro Liprino. L’uomo, difeso dall'avvocato Nino Cacia,  ha chiesto e ottenuto dal gup Eugenio Fiorentino il rito immediato. Ad accusarlo di reiterate minacce e molestie, una ex dipendente.

In particolare, il commercialista, sposato, “con abuso di autorità e mediante continui e assillanti approcci ispirati da velleità da pseudo innamoramento o corteggiamento” avrebbe causato alla vittima “un perdurante stato d’ansia e di paura, da ingenerare il fondato timore per l’incolumità propria o di un prossimo congiunto” costringendola ad alterare le proprie abitudini di vita.

In particolare, è accaduto che “al termine di una giornata lavorativa presso lo studio abbracciava con insistenza, toccandole la schiena e i fianchi”, in un’altra occasione, nel corridoio dello stesso studio, le si è avvicinato, spingendola al muro “e contemporaneamente avvicinava il suo viso a quello della persona offesa tentando di baciarla sulla bocca; non riuscendo nel suo intento per l’opposizione della persona offesa, spostava, senza soluzione di continuità, le sue mani dalle spalle ai fianchi della stessa, fino ad arrivare a toccarle, con entrambe le mani, i glutei”.

Secondo l’accusa, non accettando il suo rifiuto, “a mezzo del telefono nonché mediante lettere anonime” inviava alla dipendente e ad altre persone a lei vicine “messaggi intimidatori finalizzati ad indurre la persona offesa ad incontrarlo”.