Stazioni marittime inattive a Lipari e Vulcano, il vicesindaco: "L'intenzione è aprire a settembre"

Dovevano  essere operative dallo scorso 1 agosto e invece le"Welcom terminals" volute da Musumeci per cambiare il volto del turismo siciliano a Lipari e Vulcano non hanno mai aperto al pubblico. 

Isole minori, operative le stazioni marittime volute dalla Regione

Le strutture, in acciaio e con pannelli fotovoltaici per una completa auto-alimentazione energetica e nelle cui sale d'attesa  dovevano trovare spazio tutti i servizi necessari compresi  monitor, connessione wi-fi e punti di ricarica per i cellulari e anche postazioni per  l'infermeria e  polizia, ad oggi sono chiuse. Che cosa è successo?  A chiarire la situazione  il vicesindaco di Lipari,  l'avvocato Gaetano Orto, che spiega i motivi  della mancata apertura: "La nostra intenzione era aprire prima ma ci sono stati dei ritardi a causa del Covid - afferma Orto- le strutture dovevano essere consegnate dalla Regione a giugno e invece la consegna è avvenuta a luglio. C'è voluto del tempo per la bozza di concessione al comune,  la concessione è stata  firmata la settimana scorsa, nelle prossime settimane dovrebbe partire un bando unico per Lipari e  Vulcano per affidarne la gestione provvisoria a terzi". Il Comune di Lipari infatti non potrebbe occuparsene per carenza di personale.

Saltata  l'apertura estiva, quanto dovranno attendere ancora i turisti e i pendolari prima che le stazioni marittime siano realmente operative?  "Siamo stati nelle condizioni di garantire l'allaccio idrico e fognario a Lipari,  per quanto riguardo Vulcano le cose stanno diversamente perchè  i lavori per la rete fognaria sono stati interrotti prima a causa del Covid e poi per il sopravvenire della stagione estiva. A Lipari contiamo di essere operativi presumibilmente a settembre, a Vulcano non prima di ottobre".