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A secco di stipendi da agosto, la vertenza dei lavoratori della cooperativa Badia Grande

La Funzione Pubblica Cgil sottolinea le difficoltà del personale nei servizi di gestione dell'hotspot e Cas all'ex caserma Gasparro di Bisconte

Ancora a secco degli stipendi i dipendenti della cooperativa Badia Grande che cura i servizi all'interno dell'ex caserma Gasparro già sede di hotspot. Uniche "vittime" secondo la Fp Cgil di un scontro istituzionale che ha visto al centro Comune e Prefettura e di una gestione - a detta della Funzione Pubblica - non buona dei privati. 

"Per la maggior parte delle persone i fatti verificatisi verso fine agosto intorno all’ex caserma Gasaprro, sembrano ormai storia vecchia, ed allora, come oggi, tutti sembrano aver totalmente ignorato e dimenticato gli oltre 30 lavoratori che a causa di quelle scelte scellerate sono rimasti senza lavoro o hanno visto totalmente stravolte le loro vite perché costretti a trasferirsi presso la sede di Pozzallo": questo il commento del segretario della Fp Cgil Francesco Fucile, che torna sulla vicenda. "Sarebbe un evidente errore non riconoscere la difficoltà di gestione in un servizio come quello garantito all’interno di hotspot e Cas in periodo di Covid-19 – ha dichiarato Fucile - , ma non possiamo non sottolineare come da parte della Cooperativa ci sia stata una totale incapacità nell’affrontare l’emergenza innanzitutto in termini di organizzazione del lavoro". 

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