Stop per il cantante neomelodico Andrea Zeta, annullato il suo concerto: "Ma io ho diritto a lavorare"
Avrebbe dovuto esibirsi in piazza per i festeggiamenti di Sant'Antonio a Santa Domenica Vittoria ma il questore ha intimato al sindaco di bloccare tutto per motivi di sicurezza e ordine pubblico. In un video il rammarico del giovane
Stop per il cantante neomelodico Filippo Zuccaro che il 2 settembre avrebbe dovuto esibirsi in piazza Marconi a Santa Domenica Vittoria. La sua esibizione era attesa nell'ambito dei festeggiamenti per Sant'Antonio Abate ma il questore ha intimato al sindaco di bloccare tutto in quanto “soggetto noto alle Forze dell’Ordine per precedenti di Polizia, oltre ad essere inserito in un quadro di relazioni familiari riconducibile a noti esponenti di spicco della criminalita? mafiosa catanese” e considerato che “lo svolgimento dell’esibizione canora potrebbe richiamare anche dalla confinante provincia di Catania, territorio di origine del medesimo Z., soggetti malavitosi, con possibili conseguenze pregiudizievoli per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Una decisione che il sindaco Nunzio Sparta ha concretizzato con apposita ordinanza in cui precisa che "l'Amministrazione comunale risulta totalmente estranea all’organizzazione ed alla scelta degli eventi inseriti nel Programma dei festeggiamenti di cui all’oggetto, tradizionalmente rimessa al Comitato Festeggiamenti di Sant’Antonio Abate" e che "per l’immagine e la reputazione del Comune, con possibili ripercussioni pregiudizievoli per i beni dell’ordine e della sicurezza pubblica" è fatto divieto assoluto al cantante di esibirsi.
Una decisione che ha diviso la comunità, in particolare i follower del cantante catanese Filippo Zuccaro, in arte Andrea Zeta, che con un video sui social rivendica il suo diritto "a lavorare".
"Fate girare questo abuso", ha commentato. "Io sarei venuto con tutto il cuore ma mi dispiace dirlo, non verrò a cantare (...). Io sono un artista amato, ho fatto grandissimi concerti in tantissime piazze d'Italia. Sì, sono figlio di mio padre. Ma che ci posso fare? Sono un ragazzo che ha diritto di vivere una vita serena e lavorare come lavorano loro e tutte le persone di questo mondo".
Poi rivolto al sindaco Spartà: "Lei che rappresenta lo Stato, ma come fa a vivere di pregiudizi? Secondo lei cosa dovrei fare nella mia vita? Andarmene a rubare o lavorare". Poi lo sfogo diretto al questore: "Dovreste apprezzare quello che sono io, quello che ho scelto di fare, che non è la via che ha fatto mio padre ma quella del lavoro e dell'onestà. Dovrei andare a rubare, a spacciare, o a lavorare? che è quello che sto facendo".
E ancora. "Caro sindaco, ma si è candidato per fare cosa? - continua il post - Per il bene della città O per lo stipendio? Prima ad accettarmi e poi a togliermi dal concerto solo per intimidazione del questore? Come può un questore vietare di farmi lavorare? Tengo a precisare che il sindaco che adesso dice era estraneo ai fatti, fatti che lui sapeva benissimo e adesso nelle interviste se ne esce così, sa bene tutto perché il mio nome è uscito nella circolare di tutte le feste in paese. E adesso se ne esce “non so nulla”. Quindi un figlio di una famiglia difficile non ha diritto al lavoro? Complimenti allora voi. Volete la delinquenza..."