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Cronaca

La storia di Francesco, da un anno in casa con la broncopolmonite cronica: ancora in attesa del vaccino anticovid

L'uomo fa parte delle categorie fragili riconosciute dal governo e ogni giorno deve sottoporsi a venti ore di ossigeno. Nonostante le segnalazioni al numero verde nazionale lui e tutti gli altri malati gravi in casa attendono le dosi

La vicenda ha del paradossale e drammaticamente vera. Da un anno Francesco, 60 anni, funzionario pubblico, (nome di fantasia perché ha deciso di voler tutelare la sua privacy sanitaria pur raccontando la sua storia) è chiuso in casa. Dodici mesi fa la triste diagnosi: i medici gli hanno riscontrato una broncopolmonite cronica ostruttiva. Francesco, messinese, rientra tra le categorie fragili per la vaccinazione ma fin adesso dal governo nazionale non è ancora stato dato il via libera per la somministrazione delle dosi. In pratica quelli come Francesco o che hanno altre patologie gravi come la broncopolmonite cronica ostruttiva devono attendere che vengano completati gli step del vaccino per altre figure professionali e dopo toccherà a lui. Ma quando? Non c'è ancora una data. Quella di Francesco non è l'unica segnalazione giunta a Messina Today di malati cronici gravi che vivono in casa e non ancora sottoposti alle vaccinazioni per prevenire il contagio da coronavirus. 

"Due settimane fa ho telefonato al numero verde del governo per le vaccinazioni, 800009966, hanno preso i miei dati e il numero di telefono girando la segnalazione all'Asl di Messina di competenza ma da allora non si è mosso nulla - risponde l'uomo - il governo deve ancora dare l'ok per consentire a tutti quelli come me di poter usufruire del vaccino e salvarsi perché io rientro tra quelli a forte rischio, vi dico che mi sottopongo ogni giorno a venti ore di ossigeno in casa altrimenti non riuscirei a sopravvivere". Quella dei ritardi nella somministrazione dei vaccini alle categoria fragili è uno dei buchi neri nazionali di questa pandemia dall'avvio delle vaccinazioni. Come mai quelli come Francesco devono attendere? E come lui anche i malati cronici che - come scrive il governo nazionale su www.salute.gov.it/portale/home.html - sono più a rischio di sviluppare forme gravi di Covid-19. "Secondo i dati del report Iss “Caratteristiche dei pazienti deceduti positivi all'infezione da SARS-CoV-2 in Italia”, le più comuni malattie croniche diagnosticate prima di contrarre l’infezione da SARS-CoV-2  nei pazienti deceduti sono:
1) l’ipertensione arteriosa (65,8% dei decessi)
2) il diabete mellito di tipo 2 (29,3%),
3) le cardiopatie ischemiche (28,1%)
4) la fibrillazione atriale (24,2%),
5) le demenze (23,5%)
6) l’insufficienza renale cronica (21,0%)
7) la broncopneumopatia cronico ostruttiva (17,4%)
8) i tumori attivi negli ultimi 5 anni (16,7%)".

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