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Cronaca

Mobilità sullo Stretto, "Disobbedienza civile" si rivolgerà alla procura

Il gruppo composto da professionisti contrario al supergreen pass per lasciare o raggiungere la Sicilia ha in mente nuove proteste e intende consegnare esposti singoli alla magistratura

Il gruppo "Disobbedienza civile" non intende fermarsi. Dopo la protesta provocatoria di ieri agli imbarchi dei mezzi veloci di Rete Ferroviaria italiana contro l'esibizione del supergreen pass per raggiungere la Calabria annuncia nei prossimi giorni la consegna di esposti singoli alla procura contro il divieto di mobilità per chi non risulta vaccinato al coronavirus o guarito dal covid secondo le disposizioni del governo nazionale che vietano di poter lasciare la Sicilia se non hai il certificato verde rafforzato. Ieri l'identificazione dei partecipanti da parte della polizia di Stato ma non sono state comminate multe. Il ministro della Salute Roberto Speranza ha concesso per motivi di studio o sanitari una deroga ma solo per le isole minori, la Sicilia non fa parte di queste aree. Il gruppo rivendica il diritto alla libera circolazione, sancito dall’articolo 16 della costituzione repubblicana, che stabilisce che “ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale”. 

Supergreen pass, provocazione agli imbarchi delle navi veloci

"Stiamo organizzando nuove proteste - afferma il docente universitario Dario Caroniti - innanzitutto per garantire il diritto alla mobilità e siamo determinati a rivolgerci alla magistratura". Del gruppo fanno parte non solo contestatori del supergreen pass ma anche no vax. Risultano docenti scolastici sospesi dal lavoro con perdita dello stipendio per non essersi ancora vaccinati al coronavirus. 

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