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Cronaca

"Rischio contagio anche negli hub per gli assembramenti", ancora caos per tamponi e vaccini

La Cisl scrive al commissario, prefetto e sindaco sui disagi degli utenti perfino all'ospedale Papardo. "Un calvario soprattutto per le persone anziane e fragili". Il rimpallo per i certificati fra Usca e medico di base

Spetta al Comune trovare la nuova area per il Drive in dei tamponi. Naufragata l'ipotesi Torri Morandi e Zir per problemi di viabilità e logistica, l'assessore Dafne Musolino sta studiando nuove ipotesi insieme all'ufficio per l'emergenza Covid.

Oggi è stata un'altra giornata campale per chi si reca a fare tamponi. La fila intorno alle 16 per chi si è recato all'ex Gasometro arrivava fino alla Batteria Masotto. Questo mentre si registra carenza di tamponi anche nelle farmacie e sono pochi anche i vaccini al punto che 'ospedale Papardo ha chiuso le somministrazioni a coloro che non sono prenotati.

Intanto riapre domani il punto tamponi al porto di Milazzo, comune dove nelle ultime settimane si è registrata una impennata di contagi.

La situazione di eccessiva calca e affollamento che viene segnalata in diversi centri vaccinali e negli hub per i tamponi preoccupa e non poco la Cisl Messina, alla luce anche dell’aumento esponenziale dei contagi degli ultimi giorni. Così il segretario generale Antonino Alibrandi ha scritto al Commissario straordinario per l’Emergenza Covid di Messina e per conoscenza anche al prefetto e al sindaco, evidenziando la notevole quantità di segnalazioni che la Cisl riceve giornalmente sulla disorganizzazione presente nella gran parte degli hub vaccinali. Soprattutto per quanto riguarda l’Ospedale Papardo.

«Abbiamo potuto accertare personalmente che le segnalazioni sono ampiamente fondate – afferma il segretario generale dlela Cisl Messina Antonino Alibrandi – dall’afflusso non regolato con la formazione continua di assembramenti all’eccessivo tempo di permanenza nell’hub tra l’accesso per completare la scheda e l’effettuazione del vaccino. La permanenza e l’attesa presso il Centro diventa un calvario soprattutto per le persone anziane e fragili».

Ma sono anche i tempi che seguono l’esecuzione del tampone a preoccupare. «Ci segnalano tempi troppo lunghi tra la comunicazione della positività del soggetto e l’intervento e presa in carico dell’Usca, ma anche per il rilascio della certificazione utile a giustificare l’assenza dal lavoro con un rimpallo di competenze tra l’Usca ed il medico di famiglia. Una situazione inaccettabile perché dopo due anni di contagi pensavamo che l’organizzazione non più emergenziale potesse rispondere in modo ordinato e strutturato superando l’improvvisazione della fase emergenziale. Invece permangono tutte le inadeguatezze della primissima fase con gli stessi problemi di un anno fa, con una scarsa comunicazione anche tra i medici di medicina generale e le Usca e le difficoltà di tracciamento».

La Cisl Messina sottolinea come ci sia una evidente «disarticolazione, frutto di una non strutturata piramide della responsabilità. «Vorremo capire quali protocolli di sicurezza vengano applicati nelle varie realtà vaccinali dove vengono impiegate risorse economiche ed umane che, se ben organizzate, possono certamente raggiungere gli obiettivi di centri strutturati e nuclei territoriali di prossimità».

Il sindacato, quindi, chiede un intervento immediato per fronteggiare l’emergenza attuale ponendo i rimedi necessari a garantire tutta la popolazione ritiene che sia urgente un confronto con le autorità preposte per un costruttivo approfondimento delle problematiche evidenziate.

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