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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Sport e impianti, il Tar dice no al decreto ingiuntivo del Cus contro l'Università: "Occorre entrare nel merito"

Bisognerà aspettare il mese di giugno del 2025 per dirimere la querelle che si è creata tra l'Ateneo e la società che ha gestito la Cittadella dell'Annunziata. Secondo l’ordinanza non sussistono “i presupposti per la concessione della provvisoria esecuzione"

Occorrerà aspettare il mese di giugno del 2025 per dirimere il contenzioso che si è creato tra Università di Messina e Cus Unime, la società che ha gestito per anni gli impianti sportivi della cittadella universitaria.

Il Tar di Catania, che ha già condannato l’Ateneo al pagamento di 180.488,82 euro oltre interessi moratori a favore del Cus, ha però accolto l’opposizione al decreto ingiuntivo presentato dalla società per riscuotere le somme.

Secondo l’ordinanza, firmata dal presidente Pancrazio Maria Savasta, lo stesso che ha riconosciuto i debiti, non sussistono “i presupposti per la concessione della provvisoria esecuzione richiesta ai sensi dell’art. 648 c.p.c., dal momento che le prospettazioni di entrambe le parti necessitano di maggiori approfondimenti da riservare alla fase di scrutinio del merito”.

La guerra tra Ateneo e Cus unime sì era aperta nel 2020 con gli impianti della Cittadella universitaria dell’Annunziata, tolti al Cus e consegnati alla SSd Unime, anche a causa della ipotetica esposizione debitoria che il Cus ha invece ha sempre contestato riconducendoli ai crediti nei confronti dell’Università, specie per quello che riguarda le contribuzioni pubbliche legate alla legge nazionale n. 394/77 e regionale.

"La decisione allunga di fatto i tempi per soddisfare i pagamenti che il Cus ha programmato nel portare avanti il concordato. Quindi a pagare la lentezza della giustizia amministrativa alla fine saranno i collaboratori ed i fornitori", spiega la società che proverà attraverso il proprio legale a richiedere comunque un anticipazione dell'udienza "proprio per l'interesse generale che la questione riveste e quindi per andare incontro alle esigenze dei collaboratori e dei fornitori".

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