Tassa sui rifiuti alle stelle e messinesi inferociti, Lombardo: "Vi spiego perché paghiamo così tanto"
Il presidente di Messina Servizi commenta l'ultimo report sulla Tari. Messina è tra i dieci capoluoghi più costosi. Dall'inciviltà di molti cittadini alla carenza di discariche. Le risposte alle tante domande su un argomento da sempre caldo
Sono stati i tanti i messinesi a storcere il muso davanti all'ultimo report sull'incidenza della Tari nel 2020. A Messina il servizio di raccolta e smaltimento dell'immondizia è un macigno da 422 euro per famiglia e c'è chi giustamente pretende un servizio puntuale ed efficiente a fronte di un esborso così consistente. Sulla questione abbiamo chiesto lumi a Giuseppe Lombardo, presidente della Messina Servizi. Il suo ruolo gli impone di rispondere all'interrogativo che negli ultimi giorni è circolato con insistenza in città.
Perché si paga una tassa sui rifiuti così alta?
"Ogni report va prima di tutto contestualizzato, i messinesi pagano tanto di Tari ma meno di catanesi, palermitani, trapanesi, siracusani e agrigentini. Non è un caso se le città dove la tassa sui rifiuti è così alta si trovano in Sicilia. Scontiamo ancora oggi la mancanza di un piano regionale e la cronica carenza di impianti adeguati. Siamo all'anno zero e il solo fatto di dover portare i nostri rifiuti a Lentini ci costa 15 milioni di euro l'anno, più di quanto è stato stanziato per la discarica di Pace che resta bloccata dal Piano paesaggistico. Una cosa è certa: fin quando non ci sarà un impianto adeguato in ogni provincia, sarà una utopia abbattere i costi".
A cosa servono i soldi che i messinesi sborsano per la Tari?
"Messina Servizi ha stanziato oltre 15 milioni di euro di investimento, assunto 130 dipendenti e rinnovato il parco mezzi, acquisendo anche i veicoli di Messinambiente. I costi gestionali sono stati ridotti mentre a breve partirà la raccolta differenziata anche nella terza area della città. Al momento siamo al 30%, meglio di Catania e Palermo. Dal 2018 le tariffe sono aumentate di pochi euro per cittadino e non si sono verificate emergenze nonostante le difficoltà che ogni giorno incontriamo. Si veda ad esempio quello che sta accadendo a Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto o nella vicina Reggio Calabria".
E i costi di gestione potrebbero perfino aumentare...
"Il prossimo anno corriamo il rischio di dover conferire i rifiuti all'estero. Il sistema regionale ormai è vicino al collasso e se dovessimo chiedere aiuto altrove i costi di trasporto e conferimento aumenterebbero in modo esponenziale. Dagli attuali 120 euro a tonnellata per l'impianto di Lentini si passerebbe ad oltre 300 euro".
La città resta comunque sporca, perchè?
"Capisco la domanda, ma vorrei ribadire che Messina si mantiene pulita sia grazie al nostro impegno a svolgere un servizio efficiente, sia grazie alla collaborazione di tutti i cittadini. Purtroppo ancora sono in tanti a comportarsi in modo incivile e siamo costretti ad impiegare parte del nostro personale per eliminare le discariche abusive che si formano in varie zone della città, torrenti compresi. Parliamo di 60 operatori che fanno lo straordinario senza potersi occupare di altri servizi come quello dello spazzamento. C'è ancora strada da fare, ma posso di certo affermare che Messina è sicuramente meno sporca rispetto agli anni scorsi".
Come si può migliorare ancora?
"Un passo in avanti c'è stato anche se restano zone calde dove ad esempio l'idea della differenziata non è ancora stata accettata. Noi puntiamo a punire chi trasgredisce le norme e a riguardo devo lodare il servizio svolto fin qui dalla polizia municipale. C'è stato un riscontro positivo sull'utilizzo dei box dedicati alla raccolta delle deiezioni canine e presto arriveranno anche 600 cestini per i rifiuti da collocare in tutta la città. Restano poi altri 400 cassonetti da eliminare che si aggiungeranno ai 2000 già rimossi. Attendiamo anche l'ok della Regione per operare nell'impianto di selezione di Pace in regime ordinario, dopo attese e solleciti dovremo avere l'autorizzazione entro questo mese. La città sta rispondendo bene e posso dire di essere soddisfatto".
Anche la mancata cura del verde aumenta la percezione del degrado. Messina Servizi potrà finalmente occuparsi di scerbatura e arredo urbano?
"La manutenzione del verde è finora mancata, ma il Comune ha già impegnato fondi di bilancio per l'assunzione di 150 addetti al decoro urbano e agli interventi di scerbatura. Va tenuto presente che non è sempre facile gestire un territorio vasto come quello di Messina, ma ci impegneremo anche in questo settore".