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Cronaca Montagnareale

Nella casa popolare con 700 euro di tassa sui rifiuti, Montagnareale in rivolta: parte la richiesta di indagine

Il capogruppo di minoranza Massimiliano Magistro interroga il sindaco sulle ragioni della Tari fra le più care d'Italia: “Si ostina a rinnovare il servizio invece di avviare una nuova gara”

Tari salata a Montagnareale, oltre il 52 per cento rispetto agli altri comuni. Lo denuncia il capogruppo di minoranza Massimiliano Magistro dopo le numerose proteste dei cittadini del piccolo comune che nei giorni scorsi si sono visti recapitare gli avvisi di pagamento per la Tari dell'anno 2018 con importi esorbitanti che gravano pesantemente sui bilanci di famiglie e commercianti.

Magistro ha presentato una interrogazione al sindaco Rosario Sidoti. Ma cosa segnala il consigliere? Intanto che in molti casi la tassa sui rifiuti supera i 600 euro e una famiglia che vive nelle case popolari ha ricevuto addirittura un avviso che supera i 700 euro.  In qualche caso si tratta di importi che superano il reddito mensile del capofamiglia e non sono pochi quelli che hanno preannunciato l’impossibilità di provvedere al pagamento trovandosi peraltro in un periodo di grande difficoltà economica. “Non posso pagare e spero in qualche rottamazione delle cartelle esattoriali – afferma un commerciante del luogo a cui è stata recapitata una bolletta di quasi 4.000  euro”.

Sono molte comunque le domande poste al sindaco dal consigliere Magistro nel ricordare che gli importi così esorbitanti e di gran lunga superiore a quelli di altri comuni scaturiscono da un piano finanziario proposto nel 2018 dal sindaco pro-tempore Anna Sidoti che aveva firmato anche i pareri tecnico e contabile della delibera nella qualità di responsabile delle rispettive aree. Il piano era stato approvato dal consiglio nonostante le contestazioni della minoranza che aveva previsto l’ulteriore aggravio a carico dei cittadini. Per questo ora il capogruppo di minoranza chiede al sindaco se ritiene che la tassa rifiuti di Montagnareale sia equa e, in caso contrario,  se intende adottare delle iniziative in merito visto che avere una casa a Montagnareale rischia di diventare un lusso che non tutti si possono permettere.

Magistro, che chiede di avviare un’indagine per verificare perché a Montagnareale i cittadini sono tassati più di altri comuni e se esistono nel comprensorio, o in tutta la Sicilia, altri comuni in cui la tassa rifiuti raggiunge livelli così esorbitanti, vuole sapere anche perché l’amministrazione si ostina a rinnovare con ordinanze il servizio affidato nel 2016 con un ribasso del solo il 2,2,per cento, mentre in altri comuni arrivano anche al 30 per cento,  invece di  avviare le procedure per una nuova gara con l’invito di un numero concorrenziale di ditte in modo da determinare ribassi d’asta e quindi un notevole abbattimento della tassa imposta ai cittadini.  Secondo Magistro il sindaco dovrebbe rendere noto che parte delle somme richieste oggi con le bollette TARI sono state impegnate per finanziare la sua campagna elettorale attraverso gli interventi pulizia delle strade affidati con ordinanze comunali pochi giorni prima del turno elettorale del 2018. L’interrogazione si chiude con domande che riguardano il quantitativo della produzione dei rifiuti e in particolare sul fatto che a Montagnareale, a fronte di un notevole calo della popolazione residente negli ultimi vent’anni e di parecchi nuclei familiari che dichiarano di effettuare il compostaggio dei rifiuti organici, il quantitativo di rifiuti prodotto è cresciuto a dismisura.

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