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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Tassa sui rifiuti, Messina ancora tra le città dove si paga di più

Secondo uno studio della Uil in riva allo Stretto si paga mediamente 450 euro all'anno per famiglia. Registrato un rincaro del 2.9%

Messina si conferma tra le città con la tassa sui rifiuti più alta. Emerge da uno studio della Uil che ha comparato i costi della Tari, stilandone poi una 'classifica' nazionale. In riva allo Stretto una famiglia spende mediamente 450 euro all'anno, più di Napoli, Torino, Milano e Roma. L'analisi ha inoltre registrato un rincaro del 2.9% nonostante i cronici problemi di gestione dei rifiuti a cui si unisce l'inciviltà di una parte di popolazione.

In valori assoluti, nel 2020 la Tari più costosa si registra a Trapani, con 494 euro medi l'anno a famiglia, seguita da Crotone con 476 euro e Benevento con 472 euro. Nella classifica della tassa dei rifiuti più costosa, seguono poi Agrigento (470 euro), Reggio Calabria, (461 euro), Cagliari, (458 euro), Salerno e Asti (455 euro), Messina (450 euro) e Napoli (442 euro).

La top ten delle città in cui si paga meno per la Tari registra invece:

  •     Potenza, 133 euro l'anno a famiglia;
  •     Novara, 164 euro;
  •     Belluno, 170 euro;
  •     Macerata 179 euro;
  •     Brescia 184 euro;
  •     Vercelli 183 euro;
  •     Ascoli Piceno 186 euro;
  •     Pordenone 188 euro;
  •     Vibo Valentia 190 euro;
  •     Fermo 191 euro.

La classifica delle Città Metropolitane

Per quanto riguarda le Città metropolitane, la tassa sui rifiuti pesa per:

  •     461 euro all'anno a famiglia a Reggio Calabria;
  •     458 euro a Cagliari;
  •     450 euro a Messina;
  •     442 euro a Napoli;
  •     403 euro a Catania;
  •     371 euro a Genova;
  •     355 euro a Bari;
  •     336 euro a Milano;
  •     329 euro a Torino;
  •     322 euro a Roma;
  •     304 euro a Venezia;
  •     282 euro a Palermo;
  •     249 euro a Firenze;
  •     228 euro a Bologna.

I RINCARI

Nel 2020 la Tari è aumentata in 30 città (3 su 10), tra cui: Roma, Torino, Cagliari, Genova e Firenze. Rimane stabile in 62 città tra cui: Bologna, L'Aquila, Napoli, Palermo e Reggio Calabria. Le tasse sui rifiuti sono invece diminuite in 13 città tra cui: Milano, Bari, Venezia e Nuoro.

Nello specifico, tra il 2019 e il 2020, a Crotone si registra un aumento pari al 35,1%; a Cremona del 12,6%; ad Ancona dell'11,2%; a Sondrio del 9,8% e a Campobasso del 9,2%.A Chieti, tra il 2019 e il 2020, invece, si registra una diminuzione della tassa pari al 13,6%; a Venezia dell'11,3%; a Trapani del 10,2% e a Lecco del 9,9%.

Nelle città metropolitane invece la Tari aumenta a Firenze del 6,1%; a Genova del 5,7%; a Messina e Roma del 2,9%; a Cagliari del 2,6% e a Torino dello 0,8%. Mentre diminuisce dello 0,6% a Milano, del 6,5% a Bari e dell'11,3% a Venezia. Nel complesso nell'anno dell'emergenza pandemica, la stragrande maggioranza delle città ha scelto di diminuire o lasciare invariate le aliquote della Tari.

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