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Cronaca

Bimba morta dopo challenge su Tik Tok, 241 amministratori siciliani lanciano un appello a Regione e governo

La lettera dei membri del C.A.R.S. al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina e all'assessore regionale Roberto Lagalla

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MessinaToday

Sono 241 gli mministratori locali, aderenti al C.A.R.S., firmatari della lettera inviata al ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina ed all'assessore regionale dell'struzione Roberto Lagalla, dopo la tragica morte della bimba di Palermo protagonista di un challenge su Tik Tok. Sindaci, presidenti del consiglio comunale e rappresentanti delle singole Municipalità chiedono incontri di sensibilizzazione tra scuola e genitori per evitare altre tragedie. A darne notizia è Gianfranco Gentile, portavoce Cars e presidente del consiglio comunale di Pettineo

La lettera

Stiamo attraversando un periodo molto impegnativo a causa della diffusione del Covid-19 che da circa un anno ha modificato sostanzialmente le nostre abitudini quotidiane, costringendoci, per debellare questa straordinaria piaga, ad osservare pesanti restrizioni e contemporaneamente garantire il corretto funzionamento della nostra macchina amministrativa comunale.

Allo stato attuale, per ovvie ragioni, si fa sempre più spesso uso di piattaforme telematiche, necessarie per chi lavora, per chi studia e per quanti devono svolgere la propria attività da remoto.

Abbiamo appreso della tragedia di Palermo che ha visto come sfortunata protagonista una bambina di soli dieci anni, deceduta a causa di una folle sfida su TikTok, il social cinese molto in voga tra gli adolescenti di tutto il mondo.

Tale tristissima notizia ci ha lasciati sgomenti, allibiti, perché tutto ciò è scaturito molto probabilmente dall'uso improprio dei social network e degli strumenti che  consentono di  accedere, senza i necessari controlli, alla rete internet, specialmente ai giovani delle  fasce d'età corrispondenti alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado.

I dati emersi dalla ricerca di Telefono Azzurro e Doxa Kids del 2016 evidenziano che al 12% degli adolescenti è capitato di essere vittima di bullismo online, con una prevalenza delle femmine (15%) e dei 14-15enni rispetto alle altre fasce di età.

Abbiamo inoltre appreso che il Garante per la protezione dei dati personali ha immediatamente disposto nei confronti dell'applicazione Tik Tok il blocco immediato dell’uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l’età anagrafica.

Questa drammatica vicenda ci spinge a chiedere un intervento a tutela dei più giovani, spesso vittime inconsapevoli di giochi e catene pericolosi ed incontrollati. In tale ottica, pare plausibile incentivare presso tutti gli istituti scolastici la realizzazione di appositi incontri, con cadenza periodica, nei quali, con la presenza di esperti, tecnici informatici, psicologi e rappresentanti delle forze dell'ordine, si possano sensibilizzare gli alunni e le rispettive famiglie ad un corretto utilizzo degli strumenti che garantiscono l'accesso alla rete internet, al fine anche di acquisire la necessaria consapevolezza su ogni implicazione derivante   dall’uso delle sempre più numerose piattaforme social.

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