Treni più corti con due motrici: così si potrà ridurre di un'ora il tempo d'imbarco sui traghetti

In attesa della definitiva chiarezza sul ponte sullo Stretto, per migliorare il trasporto tra Sicilia e Calabria torna attuale l'idea nata anni fa con il movimento "Il ferryboat non si tocca". Una soluzione che prevede treni in grado di traghettare interi senza le manovre di composizione che ogni giorno si verificano nelle stazioni di Messina e Villa San Giovanni, con tempi quantificabili in due ore per compiere la traversata.

Sicurezza sui traghetti, botta e risposta tra sindacati e rete civica

L'obiettivo è quello di ridurre il viaggio tra le due sponde di almeno un'ora. Sta lavorando su questo il governo, pressato dal movimento 5 Stelle e dagli stessi sindacati. Al vaglio ci sarebbe l'introduzione di convogli a composizione bloccata con un minor numero di carrozze e motrici sia in testa che in coda che possano entrare con una sola manovra a bordo della nave e senza il bisogno di essere trainati da altri mezzi. Un progetto che potrebbe essere finanziato con l'investimento di oltre 200 milioni di euro previsti per la mobilità nello Stretto. Imminente l'appalto per un nuovo traghetto gemello dell'Iginia che presto prenderà servizio. Un'imbarcazione che dovrebbe sfruttare la tecnologia ibrida per ridurre ulteriormente le emissioni inquinanti. La flotta verrebbe potenziata anche da tre nuovi aliscafi dedicati ai tanti pendolari che ogni giorno viaggiano tra Messina, Villa San Giovanni e Reggio Calabria. 

Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo vertice al ministero delle Infrastrutture con i sindacati, dopo l'interlocuzione avviata dai deputati Barbara Floridia e Francesco D'Uva, per proseguire un dialogo già aperto dai 5 Stelle nel lontano 2016 con una nota firmata da Luigi Di Maio.