Trans in difficoltà a Endocrinologia del Policlinico, Arcigay raccoglie le lamentele
"Non è più possibile tollerare questa situazione, né tanto meno i comportamenti nei confronti delle persone T da parte di alcuni operatori sanitari" - scrive Rosario Duca
"Continuano in modo persistente i disservizi a danno delle persone Trans al Reparto Endocrinologia del Policlinico di Messina. Abbiamo cercato in ogni modo di trovare delle soluzioni, ma ogni nostra azione è risultata vana". E' quanto scrive il presidente provinciale di Arcigay Makwan Messina Rosario Duca.
"Non è più possibile tollerare questa situazione, né tanto meno i comportamenti nei confronti delle persone T da parte di alcuni operatori sanitari poco consoni al ruolo che ricoprono. Neanche l'incontro con il commissario Bonaccorsi - che in un primo momento sembrava aver compreso la gravità della situazione - si è rivelato risolutore". Si tratta di disagi legati alla mancata consegna dei piani terapeutici e agli effetti che ne derivano.
"Date le continue lamentele che ci giungono dai soggetti interessati - continua Duca - come Arcigay Makwan Messina non possiamo più tollerare quanto succede e agiremo in ogni modo consentito dalla legge a tutela della comunità T, che ha il diritto di essere rispettata al pari di qualsiasi altro paziente. È in corso di redazione una relazione che sarà indirizzata all'Assessorato alla Sanità Regionale, al Ministero della Sanità e agli organi competenti che auspichiamo riesca a risolvere questa situazione che di fatto discrimina una componente importante della comunità che tuteliamo. È importante sottolineare che in passato, prima dell'attuale gestione, il reparto di Endocrinologia del Policlinico di Messina era un saldo punto di riferimento per molte e molti, anche di altre province; oggi, invece, siamo arrivati al punto che le persone T di Messina e Provincia sono costrette/i a fare viaggi della speranza fuori dal proprio territorio di residenza per poter seguire il proprio percorso. Ci vengono riportate situazioni anomale per il quale non ci pronunciamo al momento finché non avremo accertato i fatti".