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Cronaca

Trasporti, dal 4 maggio aumentano i treni nel Messinese: riparte la Metroferrovia

Raddoppiano le corse sulle linee Messina-Palermo e Messina-Catania. Si passa da 31 a 64 convogli in circolazione. Tra la stazione centrale e Giampilieri disponibili tre corse andata e ritorno. Dalla Finanziaria oltre due miliardi per la mobilità in Sicilia

La fase 2 dell'emergenza coronavirus porterà più treni anche per il territorio messinese.

Dal 4 maggio, infatti, l'offerta di convogli regionale raddoppierà con particolare attenzione alle aree metropolitane e alle direttrici Messina-Palermo e Messina-Catania.

Dopo la prima drastica riduzione i treni nell’isola passano da lunedi da 137 a 218 e nella provincia di Messina salgono dagli attuali 31 treni a 64, di fatto più del doppio.

Da un’analisi dei flussi pendolari infatti è emersa chiara l’intenzione di concentrare da lunedi  i maggiori incrementi dei convogli ferroviari sulle dorsali Messina- Palermo e Messina – Catania, dove alcune relazioni di viaggio restano tuttavia limitate nel territorio metropolitano per garantire più facilità di spostamento tra Patti – Milazzo e Messina. Sei diventano i collegamenti treno diretti da Messina a Palermo  con inizio alle ore 4:50 e dieci i collegamenti giornalieri diretti tra Messina e Catania con la prima partenza alle ore 5:13.

Riparte la Metroferrovia

Riprende dal 4 maggio, anche se in maniera ridotta, la Metroferrovia Messina – Giampilieri con tre corse giornaliere  andata e ritorno concentrate nella fascia oraria mattutina.

Partenze da Messina alle ore 5:45-6:15- 8:07 e ritorno da Giampilieri alle ore 6.45 - 7:42 – 8:47.

Uil: "Occorre potenziare il servizio"

"Oggi più che mai, rappresenta un’opportunità da sempre poco sfruttata dai cittadini messinesi - dichiara Giovanni Giordano responsabile settore mobilità della Uiltrasporti Messina – ma  che, proprio in questa seconda fase di emergenza Covid 19 deve costituire un’alternativa per la mobilità cittadina della zona sud.  Invitiamo l’amministrazione comunale – continua la Uiltrasporti Messina – a studiare opportune sinergie con l’Atm che dovrà affrontare sul trasporto urbano cittadino  immani difficoltà per gestire con i mezzi e gli uomini a disposizione la fase di ripresa del servizio legata ai vincoli di distanziamento e sicurezza che le normative impongono a tutela dei lavoratori e dell’utenza. E’ indubbio – conclude la Uiltrasporti – che l’obbligo di ridurre al 40% massima la capienza di bus e tram per un periodo non certo breve di tempo, impone un’attenta riflessione su tutto il sistema di mobilità cittadino che non ha a nostro avviso ad oggi mezzi e uomini sufficienti e pertanto sarebbe quanto mai necessario in questa fase riprendere il dialogo con la Regione Sicilia perché solo l’incremento dei treni di metroferrovia, unito ad una necessaria campagna informativa all’utenza, possono essere un tassello fondamentale per superare le criticità a cui andremo certamente incontro nei prossimi mesi".

Dalla Regione oltre 2 miliardi per il trasporto pubblico

“Con un investimento che supera i 165 milioni annui, per un totale di circa un miliardo in sei anni, il Governo Musumeci pone le basi per un futuro di stabilità e crescita per il trasporto pubblico locale su gomma in Sicilia. All'impegno senza precedenti per mole di risorse, la Regione accompagnerà per la prima volta una strategia di pianificazione lungimirante, ma anche di rigorosa vigilanza sulle aziende, a cui chiediamo innovazione e sostenibilità, per garantire al meglio un servizio essenziale di mobilità dei siciliani”.

Lo dichiara l’assessore regionale alle Infrastrutture e ai Trasporti Marco Falcone, dopo l’approvazione, da parte dell'Ars, dell’articolo 12 della Finanziaria regionale dedicato alle misure per i trasporti pubblici regionali. 
 

“Per quanto riguarda i trasporti ferroviari e quelli via cielo e via mare per le Isole minori la Regione pianifica l'impegno totale di un altro miliardo e 300 milioni di euro, assicurando - prosegue Falcone - i collegamenti vitali per le comunità locali, le attività produttive di ogni ambito e l’economia turistica. In totale, dunque, mettiamo oltre due miliardi sui trasporti dei siciliani per i prossimi sei anni. Inoltre, dopo 14 anni - sottolinea l’assessore ai Trasporti - introduciamo la gratuità i servizi di trasporto pubblico locale per Forze dell'ordine e Vigili del fuoco. Una doverosa esenzione a uomini e donne in divisa che sono il nostro orgoglio nazionale e la nostra prima garanzia di sicurezza nella vita di tutti i giorni. Un ringraziamento - conclude Falcone - va a tutte le forze politiche dell'Ars per il sostegno accordato alla misura”.

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