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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Interventi di Tso, l'allarme della Silpol: "A rischio anche la sicurezza dei vigili urbani"

Il sindacato chiede tutele e garanzie agli agenti di polizia municipale che affiancano gli operatori del 118 alle prese con pazienti potenzialmente pericolosi. L'affondo dopo l'ultima aggressione accaduta all'ospedale Papardo

Le carenze strutturali e d'organico della sanità messinese si ripercuotono anche nei servizi di Trattamento Sanitario Obbligatorio. Oltre i medici e gli infermieri, insieme agli operatori del 118, ci sono coinvolti anche gli agenti di polizia municipale che intervengono in caso di Tso per far rispettare l'ordinanza del sindaco. A sollevare la questione è il sindacato Silpol, a pochi giorni di distanza dalla violenza registrata all'ospedale Papardo ad opera di un paziente psichiatrico.

Il segretario Giuseppe Gemellaro chiede l'istituzione di un tavolo tecnico per analizzare e superare le criticità  nell’interesse di tutti, pazienti e operatori. "Non possiamo certo sottacere - si legge nella nota sindacale -  quello che è il ruolo della polizia municipale nel contesto di tale procedimento e vorremmo per questo che la stessa si trovasse a non dover scontare difficoltà ed inefficienze che probabilmente hanno origine ad un livello più elevato, la Regione, ove si è decisa la pianificazione dei posti letto per questi pazienti che rischiano anch’essi di subire trattamenti non adeguati e rispettosi della loro dignità di persone. Ci preoccupa e non poco il pericolo dell’aggravarsi delle condizioni operative di un servizio, il T.S.O., che ha già in sè notevoli aspetti mal definiti, che si sono acuiti nella fase pandemica e che corrono il rischio come già è accaduto ed accade di lasciare gli operatori della polizia municipale in quella posizione non chiara del Servizio che si traduce anche in una riduzione della sicurezza personale degli stessi".

Finora, secondo Silpol, non si è arrivati al dunque nonostante diversi incontri. "Le conferenze di servizio, tra tutti i soggetti interessati al T.S.O., che si erano tenute nel corso della prima fase della pandemia, a cui si era cercato, da parte di tutti, di dare un fattivo contributo multidisciplinare per il miglioramento delle condizioni operative e funzionali dello stesso sono purtroppo rimaste interlocutorie. Il T.S.O. interessa la polizia municipale poiché facente parte degli atti amministrativi che il sindaco emette nella sua qualità di massima autorità sanitaria del territorio. Tuttavia è accaduto ed accade che la funzione della P.M. non si esplica solo nel dare efficacia dell’ordinanza sindacale ma si colloca in un’area grigia dove l’operatore spesso deve occuparsi di azioni prettamente di competenza sanitaria, che non rientrano nei propri aspetti professionali. Da qui l’esigenza di un’azione coordinata sia dentro le strutture sanitarie che durante la fase di esecuzione che assegni al personale, medico ed assistenti, il ruolo di trattare il paziente con efficacia e competenza ed alla Polizia Locale il proprio di vigilanza e controllo".

Il periodo di emergenza Covid non lascia spazio a spiragli di ottimismo. "La dichiarazione del dottor Runci - conclude Gemellaro -  circa le carenze che attraversa il servizio del 118, che naturalmente non attengono solo al T.SO, lascia presupporre, considerata l’incidenza del periodo pandemico, un aggravamento delle sue condizioni di attuazione, già
ordinariamente gravose per il personale impegnato, con trasferimenti per centinaia di chilometri e prestazioni prolungate per dare esecuzione, da ultimo anche 17 ore, che non possono che ripercuotersi anche sulla sicurezza sopra richiamata".

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