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Cronaca

Messina città turistica solo sulla carta, la bocciatura dell'Osservatorio regionale

Nonostante il boom crocieristi, la città dello Stretto è indietro nella classifica per le presenze in alberghi e strutture ricettive. Il consigliere Libero Gioveni lancia l'allarme: "Serva da monito all'amministrazione"

Da un lato il boom post Covid del crocierismo e il primo porto più trafficato in Italia, dall'altro la sonora bocciatura sulle presenze in alberghi e strutture ricettive. Questo il paradosso di Messina che, evidentemente, è una città turistica solo sulla carta. I dati dell'Osservatorio Regionale parlano chiaro: la città dello Stretto con le sue 92570 presenze è ben al di sotto, oltre che di Palermo e Catania, anche di Comuni ben più piccoli come Licata, Marsala, Augusta, Pollina.

Lo segnala il consigliere Libero Gioveni che sprona l'amministrazione comunale a fare di più. Il dato, secondo l'esponente di Fratelli d'Italia,  "non può non farci amareggiare, facendoci fare anche un mea culpa perché negli anni, per esempio, non si sono portate avanti delle iniziative già avviate, nonostante i solleciti giunti da più parti (il sottoscritto compreso) alle varie Amministrazioni".

"Penso per esempio – ricorda il consigliere – al progetto del Museo delle Machine festive rimasto allo stato embrionale su cui aveva lavorato l’arch. Principato, che doveva raccogliere tutti i cimeli storici della nostra città in un'unica grande struttura da rendere attrattiva. Ma possono essere tanti altri i percorsi da sviluppare – insiste l’esponente di FdI. Fra questi: una più incisiva valorizzazione dei nostri preziosi e antichi forti (ci aggiungo anche la storica galleria Santa Marta e l’ex Polveriera di Bisconte), rendendoli mete per i nostri croceristi, oppure per questi ultimi, tentare di modificare il Piano Regolatore del Porto nella zona dell’area fieristica per poter far sbarcare le navi direttamente in una zona su cui si potrebbe creare un volano non indifferente per la nostra economia coinvolgendo tutti i nostri esercenti e imprenditori. Per non parlare, oltre che del nostro Duomo il cui orologio è ben più affascinante di quello più famoso della lontana Praga, anche del nostro bellissimo cimitero monumentale, del prezioso sacrario di Cristo Re che per fortuna già delle associazioni stanno attenzionando, della nostra suggestiva foresta di Camaro, delle nostre bellissime riserve naturali come il lago di Ganzirri, nonché dello stesso Museo regionale che evidentemente non può non rappresentare una priorità. Insomma, potrei ancora continuare perché di carne al fuoco ce n’è davvero tanta – conclude Gioveni – e mi auguro vivamente che anche la nostra Commissione consiliare che si occupa di turismo e cultura (rappresentativa della città) possa essere coinvolta nel futuro Meeting del maggio prossimo affinché possa dare un proprio contributo; naturalmente, al netto del mancato invito all’incontro di ieri, sono sicuro che ci sarà".
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