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Cronaca

Imprenditori italo-americani donano a Messina 25mila dollari, serviranno per salvare i bambini ucraini

Sarà la Comunità della Chiesa Ortodossa di padre Giovanni Amante a gestire la somma e ad organizzare la macchina dell'accoglienza. Il nobile gesto di Di Piazza e del banchiere Ficalora

Venticinquemila dollari per salvare 118 ucraini, fra cui tanti bambini. E’ il gesto di due imprenditori italo americani, Tony Di Piazza e Joe Ficalora, che hanno donato questa cifra alla Comunità Ortodossa di Messina di padre Giovanni Amante per andare al confine e soccorrere questi bambini. A coordinare il tutto la comunità di padre Amante che già nelle scorse settimane si è impegnata per dare soccorso ai profughi con diverse iniziative.

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Secondo la denuncia dell’Unicef, circa due terzi di tutti i bambini ucraini sono stati costretti ad abbandonare le proprie case nelle sei settimane trascorse dall'invasione russa. L'Onu ha inoltre constatato la morte di 142 minori, una cifra, sicuramente inferiore a quella reale. Manuel Fontaine, direttore dei programmi di emergenza dell'Unicef appena rientrato dall'Ucraina, ha detto di non aver mai visto in oltre 30 anni di lavoro un esodo di questa portata in così poco tempo, un esodo che ha coinvolto 4,8 dei 7,5 milioni di bambini. Una denuncia che, insieme alle immagini che tutti i giorni arrivano dalle città assediate, non ha lasciato indifferenti i dui imprenditori italo americani. 

"Accogliamo con gioia questo gesto spontaneo - spiega padre Amante - da parte di due benefattori che si sono appassionati all'attività della Comunità e dell'associazione Arca senza confini. Adesso ci attiveremo per organizzare il viaggio e poter compiere questo gesto di umanità".

Tony Di Piazza è noto per il suo attaccamento alle origini, non ha mai lasciato veramente la sua terra da cui se n’è andato a otto anni per seguire il padre muratore che trovò la fortuna a New York. Oggi ha un fatturato da milioni di dollari, diverse proprietà fra New York e la Florida e la sua missione è quella di tramandare la cultura italiana alle nuove generazioni dei figli di emigranti.
Una grande passione per il calcio, è stato proprietario del Palermo Calcio, ha sempre avuto grande sensibilità rispetto i disagi dei minori. In passato  ha perfino offerto 50mila dollari per chi avrebbe potuto dare informazioni utili alla vicenda della piccola Denice, la bambina scomparsa a Mazara del Vallo, nel 2004, e mai più ritrovata. Anche Joseph Ficalora (oggi 75 anni),  noto banchiere di New York, italoamericano di origini siciliane  nato e cresciuto a Corona, nel Queens, non si è mai tirato indietro di fronte alle iniziative di solidarietà. Appena due anni fa ha donato 50mila dollari all’ospedale di Bronte per potenziare il pronto soccorso contro il Covid-19, con un ventilatore e altre apparecchiature.

Sia Tony Di Piazza che Joe Ficalora sono a capo dell'Associazione culturale italiana di New York che ha già mandato ulteriori aiuti in Ucraina. Oggi si sono impegnati ad una ulteriore donazione, fino a 37mila e 500 dollari per sostenere i costi di tre pullman che dall'Ucraina dovrebbero giungere in Italia.

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