Ufficio stampa del Cas, i sindacati sul piede di guerra: "Si faccia chiarezza sull'assegnazione dell'incarico"
Diverse le note pervenute al presidente Nasca per comprendere le ragioni per cui è stata sostituita la figura dell'addetto alla comunicazione lanciando un bando per l'affidamento a un'agenzia esterna
Ancora nell'occhio del ciclone la gestione della comunicazione al Cas in un momento particolarmente delicato per la vita dell'Ente. I sindacati hanno chiesto chiarimenti in merito all'affidamento del settore della comunicazione e dell'ufficio stampa. In particolare la Uil, Assostampa e la Figec hanno chiesto al presidente Nasca di chiarire la procedura con cui si procederà all'assegnazione dell'incarico a titolo alla dipendente Anna Sidoti.
Incarico che secondo Figec Cisal e Sla Cisal potrebbe essere stato assegnato perfino a titolo gratuito all'ingegnere del Cas in aspettativa Anna Sidoti. "Si chiede l’accesso agli atti di tutta la documentazione afferente all’incarico assegnato nonché le richieste di aspettativa presentate dalla Sidoti che risulterebbero respinte dal direttore generale e accolte invece dal presidente Nasca", scrivono al presidente del Consorzio Figec Sicilia e Sla Cisal che "esprimono sconcerto di fronte a una scelta offensiva e non rispettosa della professione di giornalista da parte del presidente e da parte della stessa Sidoti, iscritta all’albo dei giornalisti pubblicisti".
"Che l'affidamento a titolo gratuito comporti un risparmio per il Consorzio è certo - continua la nota - così come altrettanto sicuro è che l’ente pubblico dimostra così di non avere alcun rispetto per il lavoro giornalistico ritenendo di poter usufruire gratuitamente di prestazioni professionali per attività di ufficio stampa. Non risulta che analoghe prestazioni gratuite vengano chieste a Rup e ingegneri o altri dipendenti. Eppure ciò consentirebbe sicuramente un notevole taglio di costi per le casse e forse anche qualche problema giudiziario in meno visto la mole di funzionari indagati negli anni per documentati sprechi di danaro pubblico", proseguono.
"Sulla vicenda dell’ufficio stampa, queste organizzazioni sindacali hanno già avuto modo di contestare la decisione dei vertici del Consorzio che hanno ritenuto di non rinnovare il contratto al giornalista che ricopriva l'incarico (previsto in pianta organica), lanciando un bando per l'affidamento a un'agenzia esterna. Anche la strada intrapresa - concludono Figec e Sla Cisal - non sembra andare nella direzione giusta sia per l’incarico che sarebbe a titolo gratuito sia perché l’ingegnere in questione risulta in aspettativa e si ricorda che sulla questione è stata presentata nota in cui si invita a rispettare le procedure di cui alla legge 150/2000, nonchè richiesta di convocazione tuttora priva di riscontro".