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Cronaca

Coronavirus, l'onda Omicron non ferma la scuola ma il rettore "chiude" l'Università

Le nuove disposizioni di Cuzzocrea per mettere un argine alle lezioni in presenza. Anche i tirocini si svolgeranno in modalità blended. Ecco cosa cambia

La data di rientro a scuola (in Sicilia il 10 gennaio) fa ancora discutere, con la pandemia da Covid 19 in forte crescita trascinata dalla diffusione velocissima della variante Omicron. Oltre ai contagi, preoccupa anche il nodo trasporti.

Ma mentre cresce la protesta per chi si aspettava un rinvio delle lezioni e il governo valuta il protocollo elaborato dalla Commissione Salute che prevede misure differenziate a seconda dell’età e regole  diverse di prevenzione per scuole dell'infanzia, elementari, medie e superiori, l’Università di Messina ha già messo un argine alle lezioni in presenza.

Dal 10 gennaio e fino a nuove ulteriori disposizioni tutte le lezioni, incluse quelle delle sedi decentrate, si svolgeranno in modalità blended (mista), su piattaforma Microsoft Teams, ad eccezione di quelle che si tengono in aule all’interno del Policlinico che si terranno esclusivamente a distanza.

Le disposizioni del rettore Salvatore Cuzzocrea prevedono la presenza solo in alcuni casi . Gli esami di profitto si terranno in presenza, nel rigido rispetto delle disposizioni vigenti. Per gli studenti fragili (ai sensi dell’articolo 26 del DL n. 18 del 17/03/2020, convertito con modifiche dal DL 27 del 24/04/2021), per quelli in quarantena e isolamento e per gli studenti residenti all’estero gli esami si svolgeranno da remoto, su piattaforma Microsoft Teams.

Per quanto riguarda le sedute di laurea si svolgeranno anche queste in presenza ma con un numero contingentato di accompagnatori.

Sospesa invece la frequenza in presenza dei laboratori didattici è sospesa; ove possibile le medesime attività si svolgeranno da remoto.

I tirocini si svolgeranno in modalità blended. Quelli programmati presso strutture esterne all’Ateneo sarannoin  funzione delle regole della struttura ospitante.

Per quanto riguarda invece i tirocini di area medica all’interno della struttura sanitaria si svolgeranno tutte da remoto.

Anche le attività di dottorandi e specializzandi di area non medica potranno svolgersi in presenza mentre le attività di specializzandi di area medica continueranno a svolgersi in presenza; le attività di specializzandi di area non medica, che si svolgono all’interno di strutture sanitarie, saranno funzione delle regole della struttura sanitaria ospitante.

Per quanto riguarda gli spostamenti relativi al programma Erasmus sono subordinati alle disponibilità e al rispetto delle regole Covid vigenti nei paesi in cui hanno sede le Università ospitanti. L’accoglienza degli studenti in entrata sarà funzione delle attività che dovranno essere frequentate. I competenti uffici di Ateneo supporteranno ciascun assegnatario di borsa per la valutazione dello specifico caso.

Saranno fruibili le biblioteche in funzione dei posti disponibili. Il servizio di prestito libri proseguirà su prenotazione dal lunedì al venerdì mentre il ricevimento studenti avverrà in modalità da remoto.

Le attività convegnistiche, congressuali e seminariali potranno svolgersi in presenza nel rigido rispetto delle norme e con contingentamento dei posti.

Le riunioni degli Organi Collegiali, di ogni ordine e grado, si svolgeranno in presenza.

Le singole strutture dell’Ateneo dovranno comunque garantire l’erogazione dei servizi rivolti all’utenza secondo criteri di regolarità, continuità, efficienza ed efficacia, ciascun Responsabile dovrà programmare l’organizzazione del lavoro delle strutture amministrative dell’Ateneo per consentire il ricorso al lavoro agile fino a un massimo del 30% dei dipendenti. I soggetti da destinare al lavoro agile sono rappresentati dai lavoratori fragili, dai lavoratori beneficiari della Legge 104/92. Altre priorità verranno di seguito individuate con apposite determinazioni.

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