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Cronaca

Scuole e tamponi, arriva la censura del Garante: “No ai bambini nello spot del Comune”

La presa di posizione dopo la segnalazione del Comitato “Scuola in presenza”: “Sono inconsapevoli dello stesso messaggio che viene chiesto loro di veicolare”

“Per ritornare a scuola bisogna farlo in sicurezza, facendoci lo screening dei tamponi”.

C’è il piccolo Claudio della primaria, un gruppetto di adolescenti, ma anche tanti piccoli che forse stanno ancora alla materna nel video “spot” promosso dall’assessorato Comunale alla pubblica Istruzione di Messina per sensibilizzare la comunità scolastica di ogni ordine e grado e le famiglie a sottoporsi allo screening con tampone antigenico per Covid 19.

Ma l’appello di tanti bimbetti che tra le manine tengono qualche giochino e nella bocca “stringono” parole di cui fanno fatica a cogliere appieno il significato, non è piaciuto ai componenti del Comitato “Scuola in presenza” che lo hanno segnalato al Garante per l’Infanzia e l’adolescenza, Fabio Costantino.

Il problema è sentito. I bambini vanno preservati dal potenziale persuasivo della “pubblicità” non solo quando sono oggetto ma anche quando sono soggetto, quando cioè vengono utilizzati come facile “persuasore”. Dinamiche complesse che non risparmiano neanche le campagne “sociali”.

La risposta di Costantino non si è fatta attendere: “Si ritiene, in osservanza a tutte le direttive internazionali (Convenzione sui diritti del fanciullo), comunitarie, nazionali e le linee guida raccomandate dall’Autorità Garante Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza di dover utilizzare massima cautela nell’utilizzo di minori per veicolare messaggi anche di alto valore sociale, quale la sensibilizzazione a partecipare allo screening per Covid 19, in quanto i minorenni, anche in tenera età come nella  campagna pubblicitaria in oggetto, sono inconsapevoli dello stesso messaggio che viene chiesto loro di veicolare”.

Tutte le norme e le circolari sono concordi nel ritenere che è da considerarsi violazione della tutela del minorenne il suo contributo in “La pubblicità televisiva” per esortare direttamente i minorenni ad acquistare un prodotto o un servizio, sfruttandone l'inesperienza o la credulità; esortare direttamente i minorenni a persuadere genitori o altre persone ad acquistare tali prodotti o servizi; sfruttare la particolare fiducia che i minorenni ripongono nei genitori, negli insegnanti o in altre persone; mostrare, senza motivo, minorenni in situazioni pericolose”.

Il Garante richiama anche  la Convenzione Onu sui diritti del fanciullo del 1989, al cui articolo 17 gli Stati hanno riconosciuto l'importanza della funzione esercitata dai mass media e si sono impegnati “a vigilare affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale”.

“Seppur condividendo la finalità della campagna pubblicitaria dell’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Messina – scrive Costantino -  che ha ad oggetto il ritorno a scuola dei bambini e dei ragazzi nel più breve tempo possibile ed in piana sicurezza, si ritiene inopportuno l’utilizzo nella campagna pubblicitaria di bambini molto piccoli, seppur regolarmente autorizzati dagli esercenti la responsabilità genitoriale, in quanto si rischia di veicolare, attraverso i bambini, messaggi che “abusano della loro naturale credulità o mancanza di esperienza, o del loro senso di lealtà” (Art. 11 Codice di autodisciplina pubblicitaria del 10/03/2020)”.

Si chiederà, pertanto,  la sospensione della campagna pubblicitaria o la rimodulazione della stessa con il taglio delle parti che vedono coinvolti minori di età inferiore ad anni 14 per la loro tutela e protezione.

Il Garante, auspica che possano essere poste in essere tutte le iniziative affinché l’attività scolastica possa essere ripresa nel più breve tempo possibile in condizioni di sicurezza.
A questo riguardo si farà promotore di un incontro su piattaforma tra con il Commissario per l’ emergenza Covid dell’Asp di Messina, Marzia Furnari ed il Comitato “Scuola in presenza” presieduto da Cesare Natoli.

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