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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca

Regole sui vaccini diverse in ogni Regione: "Fuorisede penalizzati, dovrò tornare a Messina per fare il mio dovere"

Il governo assicura le dosi agli under 40, ma la burocrazia rischia di stoppare chi studia o lavora lontano da casa e non può tornarci. L'appello dello studente messinese Federico: "Serve procedura unica valida in tutta Italia"

Le dosi ci sono e la volontà di vaccinarsi pure, soprattutto tra i più giovani dopo il via libera del governo agli under 40. Ma la procedura per immunizzarsi dal coronavirus non è sempre lineare e spesso non mancano le difficoltà per determinate categorie. Tra queste ci sono i ragazzi fuorisede, tantissimi quelli provenienti dalla Sicilia che vivono da Roma in su per motivi di studio o lavoro. Nonostante l'appello del commissario per l'emergenza Covid Francesco Figliuolo, le procedure per vaccinarsi lontano dalla propria residenza non sono uguali in tutte le regioni. Mentre in Lombardia ad esempio è sufficiente contattare un numero verde, nel Lazio occorre sostituire il medico di famiglia anche temporaneamente. Un iter lungo che impone la compilazione di documenti tra le Usl di riferimento con il rischio di doversi recare fisicamente negli uffici preposti. 

Ma per alcuni la voglia di vaccinarsi e fare il proprio dovere è forte tanto da superare la burocrazia, pur con qualche sacrificio. E' il caso di Federico, 25enne messinese che studia e lavora a Roma da alcuni mesi. "Il Lazio impone il cambio del medico a differenza di altre regioni dove tutto è più semplice.Non voglio aspettare altro tempo per vaccinarmi - racconta a MessinaToday - ma per evitare attese e passaggi vari a livello burocratico ho deciso di raggiungere Messina e ricevere la prima dose. Mi toccherà affrontare un viaggio a mie spese, un sacrificio vista la disponibilità economica di un fuorisede, e chiederò un permesso all'azienda che mi ospita come stagista. L'unico modo che ho per fare il mio dovere in più in fretta possibile".

Un gesto responsabile sicuramente da lodare, ma che Federico non vuole resti fino a se stesso. "Io ho la fortuna di potermi permettere le spese per il viaggio - spiega - ma il mio pensiero va a chi non ha questa possibilità e deve fare i conti con le procedure imposte. C'è il rischio di dover comunque tornare nella propria città anche solo per ottenere il documento con cui richiedere il cambio del medico. Mi chiedo quanto sia opportuno che ogni Regione abbia regole proprie quando l'interesse del governo è quello di far vaccinare tutti nel più breve tempo possibile. Ecco perchè servirebbe una procedura d'emergenza valida su tutto il territorio nazionale".

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