"Non solo ed esclusivamente Ponte ma guardare a tutto quanto ruota attorno", sindaco e vice sui viadotti di Giostra mai utilizzati
L'annuncio del senatore Germanà sui finanziamenti per l'adeguamento sismico trova soddisfatti Basile e Mondello
"Bisogna non guardare solo ed esclusivamente alla realizzazione del Ponte ma a tutto ciò che deve avvenire attorno a esso con particolare attenzione a quelle opere con rilevante ricaduta sulla nostra città”. Il sindaco Basile e il vice Mondello commentano l'annuncio del senatore Germanà sui cinque milioni di euro di finanziamento per i viadotti O e P di Giostra che fin adesso non sono mai stati utilizzati.
Germanà sui viadotti di Giostra
“Siamo assolutamente soddisfatti del finanziamento ottenuto per i lavori di adeguamento sismico dei viadotti - affermano - grazie alla disponibilità del ministro Matteo Salvini e del senatore Nino Germanà siamo riusciti – proseguono – a dare priorità ad un’opera strategica per il sistema complessivo della mobilità di Messina, la cui attività tecnico-amministrativa iniziata con l’Amministrazione De Luca, si è completata con la Giunta Basile”. Relativamente agli aspetti tecnici “le opere realizzate – spiega Mondello – nonostante siano state completate nel lontano 2009, non sono state mai utilizzate. A seguito dei lavori sul viadotto Ritiro, che prevedono la sostituzione delle due rampe direzione Messina e Palermo dello stesso viadotto, si è resa necessaria l’apertura dei viadotti O e P che collegano rispettivamente lo svincolo di Giostra con quello Annunziata e viceversa, creando un by-pass del viale Giostra. Per questa ragione sono state effettuate numerose ispezioni atte a verificare lo stato attuale dei due viadotti relativamente alla loro stabilità statica e sismica. Al fine poi, di definire le linee di interventi da perseguire e quantificare gli stessi è stato redatto uno studio di fattibilità tecnico – economica con l’obiettivo di produrre una ottimizzazione dei costi per l’apertura della viabilità in oggetto, anche nell’ottica di un adeguamento sismico della struttura. Inoltre – prosegue Mondello – è apparso evidente che l’apertura dei viadotti comporta la sostituzione di parte degli appoggi che risultano danneggiati o erroneamente montati, per cui nell’ottica di una notevole spesa per il sollevamento degli impalcati, si è valutata la possibilità di sostituire il sistema di appoggi con un sistema di isolamento sismico della struttura, considerati i benefici che ne derivano sulle sottostrutture e quindi gli interventi per adeguare la struttura alla nuova normativa NTC 2018”. “Allo stato attuale è indispensabile accelerare per avere l’infrastruttura in esercizio nel più breve tempo possibile".