Autovelox non segnalato e dunque illegittimo o messo lì con tutti i crismi? Di certo finirà in tribunale l'episodio accaduto a Sant'Alessio Siculo dove un automobilista ha protestato, con qualche insulto di troppo, contro un vigile urbano ripreso con tanto di telefonino, finito sui social e diventato persino virale.

L'uomo è stato denunciato dal comando dei vigili urbani del comune della jonica e, ascoltato il parere della maggioranza, potrebbe essere presentata anche una ulteriore denuncia alle autorità competenti da parte dell'amministrazione comunale pronta, in ogni caso, a costituirsi parte civile in un eventuale processo. 

"Il video non inquadra correttamente la postazione in cui è stato piazzato l'autovelox dove il servizio di rilevazione della velocità viene eseguito periodicamente come sanno tutti i cittadini - spiega il sindaco di Sant'Alessio Domenico Aliberti - Quel punto è strategico perché si trova, in direzione Letojanni, in un tratto di strada ripido dove spesso i veicoli viaggiano a velocità elevata e dove interveniamo per la tutela della sicurezza di tutti". 

Secondo quanto riferito dal primo cittadino, gli agenti hanno messo a disposizione dell'autorità le foto di rito che vengono scattate ai dispositivi autovelox e alla segnaletica prima di ogni servizio. "La municipale ha rispettato quanto disposto dalla legge collocando in maniera corretta il segnale mobile - prosegue Aliberti - Inoltre la persona che ha ripreso il video e insultato il nostro agente proveniva dalla direzione opposta rispetto a dove è stato piazzato il velocimetro ed è per questo che non ha visto alcun segnale". 

A contestare comunque il controllo elettronico della velocità non è stato soltanto l'uomo che adesso dovrà rispondere alle autorità competenti del suo gesto. Altri utenti, infatti, sono pronti a impugnare le multe e a presentare ricorso. "Basta guardare il capitolo di bilancio del nostro comune e la voce dei proventi che derivano dalle infrazioni per capire che non facciamo cassa con le multe", ha concluso Aliberti.