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VIDEO | Coronavirus, i parenti dei detenuti in rivolta: "Trattati come animali"

Protesta a suon di clacson e pentole sbattute una contro l'altra. Il blocco davanti al carcere di Gazzi dopo la sospensione delle visite settimanali. In strada donne e bambini

"Abbiamo una famiglia anche noi, non potete trattarci come animali". Questa una delle frasi più ricorrenti gridate da donne e perfino bambini davanti all'ingresso del carcere di Gazzi.

A protestare, questa sera,  i parenti dei detenuti per la sospensione delle visite settimanali disposta dal ministero per prevenire la diffusione del coronavirus. I manifestanti hanno scelto di bloccare il traffico in via Consolare Valeria, protestando a suon di clacson e pentole sbattute l'una contro l'altra. 

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