VIDEO | "Denunciare e collaborare per riprendersi in mano la vita e l'economia", l'appello al vertice su usura ed estorsione
Dalle prefette Di Stani e Nicolò l'analisi di un fenomeno che vede tante segnalazioni ma poche vittime che hanno il coraggio di andare in Procura. Eppure lo Stato ha gli strumenti e mette le risorse per aiutare. Le opportunità discusse oggi al comitato per l'ordine e la sicurezza
Denunciare contro l'estorsione e l'usura per riprendersi l'economia e la propria libertà. E' l'appello che arriva dalla prefetta Cosima Di Stani, che ha convocato per stamani in prefettura il Comitato per l'ordine e la sicurezza su un fenomeno in crescita, così come documentato dalla recente inchiesta della Mobile e dai dati delle organizzazioni di categoria.
“Per quanto concerne l’usura, la vastità è difficile da definire perché abbiamo poche denunce - spiega la Di Stani - La rappresentiamo spesso come la punta dell’iceberg, ha la punta e tutto il resto è sommerso. Per quanto concerne le estorsioni invece ci sono una serie di reati spia ma tutto molto spesso è legato all’attività investigativa. Ecco perché è importante denunciare, la collaborazione dell’imprenditore”.
E denunciare come dovere civico è anche il monito che arriva anche da Maria Grazia Nicolò, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura che ha presieduto la riunione a cui erano presenti anche i procuratori di Messina, Barcellona e Patti, rispettivamente Rosa Raffa, Giuseppe Verzera e Angelo Cavallo, e i vertici provinciali di Questura, carabinieri e Guardia di finanza e Dia e rappresentanti di associazioni antiracket e antiusura.
"Denunciare vuol dire reinserirsi nell'economia legale - ha detto la prefetta Maria Grazia Nicolò - Lo Stato sicuramente interviene là dove ci sono i presupposti con degli indennizzi sia nel caso di usura con un mutuo e la restituzione in dieci anni a tasso zero che con elargizioni in caso di estorsioni sia per mancato guadagno che per danni".
Sottolineato anche il ruolo fondamentale delle associazioni antiracket: accompagnare le vittime alla denuncia ed essere interlocutori privilegiati sia per la magistratura che per le forze di polizia così come lo sono nel comitato presieduto da Nicolò.