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Cronaca

Violenze sulle donne, “Io perseguitata da uno stalker ce l’ho fatta”

La storia di una ragazza messinese che ha fatto condannare il suo ex fidanzato: "Sono stata fortunata, ho trovato le persone giuste nel momento giusto"

Una semplice frequentazione diventata un incubo. A parlarne Laura, nome di fantasia di una ragazza vittima di stalking dall'ex fidanzato che non voleva rassegnarsi alla fine di una storia durata solo tre mesi.

“Ho cominciato a frequentarlo nel 2015 – racconta Laura -  non sapevo molto di lui, non conoscevo neanche la sua famiglia, all’inizio era gentile e premuroso poi è arrivata la gelosia ossessiva, a lui dava fastidio persino che andassi dai miei genitori”. Da qui la decisione della ragazza, allora trentenne, di troncare la relazione in maniera pacifica.  Lui non la prende affatto bene, comincia a tormentarla giorno e notte:  “Mi inseguiva di continuo, si appostava nel bar sotto casa e spesso mi citofonava nel cuore della notte- continua Laura- all’inizio ho cercato di farlo ragionare tramite amici comuni, ma non c‘è stato verso e continuava a perseguitarmi”.

La donna si confida solo con amici stretti, non parla con nessuno, si barrica nella sua abitazione oppure si fa prendere e accompagnare per uscire, fino a quando mentre stava andando da un’amica lui la ferma e  le dice con aria minacciosa: "ti tormenterò per tutta la vita”. Questo l’episodio  che ha fatto scattare in lei la decisione di andare dai carabinieri.  Comincia così il calvario psicologico e giudiziario di una ragazza che  ha trovato nella giustizia e  nel Centro Al Tuo Fianco le persone giuste nel momento giusto impeccabili dall’inizio alla fine. La prima denuncia però non è bastata, l’ex fidanzato  non si dà pace e continua a inseguirla anche in presenza dei genitori, che si trasferiscono da lei per non lasciarla sola.

“Mi sono fatta aiutare dalle psicologhe del Centro e da un amico di famiglia psicologo - ricorda la vittima- raccontare ogni episodio mi metteva tanta ansia”. Dopo le ripetute denunce arriva finalmente il divieto di allontanamento ma a distanza di un mese lui ci riprova e la minaccia ancora una volta, lei chiama i carabinieri e scattano arresti domiciliari e processo che conferma la condanna ai domiciliari a oltre un anno e un risarcimento, mai arrivato, per Laura. Un’odissea che la giovane ha affrontato grazie all’aiuto dell’avvocato del Centro che l’ha seguita e a una famiglia sempre presente. Non sono mancati i momenti di sconforto , come  lei stessa ci confessa, “anche se ho subito solo violenza psicologica qualche volta ho avuto paura che mi uccidesse”, la stessa ha combattuto raccogliendo prove e testimonianze per dare voce alla sua sofferenza e incastrare il colpevole.

Oggi a distanza di anni nonostante viva a 400 metri dal suo stalker , non ha paura e lo rifarebbe: “Bisogna avere tanta forza e tanto coraggio e avere fiducia - ribadisce Laura - consiglio a tutte le donne di parlarne sempre, tutti devono sapere, il più grande errore è tenere tutto nascosto e non parlarne con nessuno”. “ Io sono stata fortunata - continua- perché non mi ha mai picchiata  ma ho subito violenza psicologica molto più deleteria”.

Ci tiene però a precisare una cosa Laura sulla violenza in generale “Tutto parte dalla famiglia, la madre secondo me ha un ruolo fondamentale nello sviluppo dei figli”. Laura oggi è una donna indipendente e soddisfatta della sua scelta, è single ma non ha perso la fiducia nell'amore e vuole lanciare un messaggio: “Non possono essere solo le donne a combattere questo fenomeno, gli uomini devono stare in prima fila con loro, perché sono un valore aggiunto”.

Sono tanti i centri antiviolenza in città Al Tuo Fianco, Cedav, attivo negli ospedali anche il codice rosa che opera in sinergia con enti e istituzioni a sostegno delle donne in difficoltà.

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