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Cronaca

Minori e violenze, impennata di reati e disagio: presto la nascita di una “comunità” a Messina

Il garante dell'infanzia Fabio Costantino in VII Commissione consiliare incassa il sì e la collaborazione al protocollo sottoscritto con il centro per la Giustizia minorile della Regione Sicilia

Record drammatico per la Sicilia. E’ la seconda regione italiana dopo la Lombardia, che nel 2019 ha registrato 651 casi di reati contro i minori, di cui il 57% costituito da bambine e ragazze. Il reato di maltrattamento in famiglia ha coinvolto 253 minori (+23%), di cui più della metà di sesso femminile.

In aumento in Sicilia anche i casi di violenza sessuale e violenza sessuale aggravata, rispettivamente con 47 e 28 vittime nel 2019. Crescono anche le vittime di pornografia minorile: +56%, di cui il 93% bambine e ragazze.

È questa l'allarmante fotografia scattata da Terre des Hommes che ha presentato oggi i nuovi dati elaborati dal Comando Interforze per la nona edizione del Dossier della Campagna "indifesa”, illustrati con una particolare attenzione alle differenze regionali.

Dati drammatici che viaggiano di pari passo con i reati minorili che anche a Messina segnano una vera e propria  impennata. Ma oggi, insieme ai dati allarmanti di  Terre des Hommes, è arrivata anche una buona notizia: muove i primi passi la nascita di una comunità per minori con disagio psichico e con provvedimenti civili e penali dell’autorità giudiziaria. Un risultato portato avanti con determinazione da novembre dello scorso anno.

“Sono sempre di più i ragazzi segnalati all’autorità giudiziaria ai quali è stato successivamente diagnosticato un disagio psichico o una patologia psichiatrica legata alla loro storia di violenza o di privazione affettiva o materiale a cui sono stati sottoposti – spiega il garante dell’Infanzia, Fabio Costantino - Alla luce di questi dati, l’anno scorso ho avviato insieme alla procura minorile un percorso che ha coinvolto il centro per la Giustizia minorile della Regione Sicilia, responsabile per l’esecuzione dei provvedimenti a carico dei minori per l’attivazione nel territorio messinese di comunità terapeutiche specializzate per minori sottoposti a provvedimento giudiziario o  a con provvedimento civile di limitazione della responsabilità genitoriale”.

Oggi in VII Commissione consiliare Costantino ha esposto il progetto che parte dal protocollo d’intesa attivato  dal Centro giustizia minorile col Garante dell’infanzia, il  tribunale per i minorenni e la procura minorile.

“In atto in Sicilia ci sono solo due comunità con queste caratteristiche – spiega Costantino – si trovano nella Sicilia orientale e purtroppo i minori di Messina, sottoposti a provvedimenti dell’autorità giudiziaria, sono costretti ad allontanarsi dalle famiglie e dalla città. Ho chiesto alla commissione consiliare sostegno all’iniziativa ed ho trovato una grande disponibilità da parte di tutti i gruppi. La città ha bisogno di questa risorsa ed insieme ai consiglieri abbiamo deciso di lavorare ad un documento comune affinché la città possa essere rappresentata al tavolo interistituzionale regionale che si svolgerà nei prossimi mesi non solo dal Garante ma unitamente anche dal Consiglio Comunale e dall’amministrazione. Sempre più spesso i ragazzi che commettono reati sono portatori di patologia psichiatrica o disagio psichico diagnosticato che necessitano di interventi specialisti per essere riabilitati. Purtroppo ad oggi questi interventi – continua il Garante - possono essere essere fatti in comunità terapeutiche fuori provincia o fuori regione.  Dobbiamo il nostro impegno alle nuove generazioni e alle famiglie che spesso soffrono a causa dell’assenza nel territorio cittadino di queste strutture specializzate.  La commissione di oggi mi ha riempito di gioia e mi ripaga di tanti mesi di lavoro fatti insieme agli uffici della Giustizia minorile.  Oggi abbiamo deciso che questo risultato lo dobbiamo raggiungere tutti insieme, senza divisioni per la Nostra città e per i nostri giovani”.

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