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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Vulcano si sveglia, Branca (Ingv): “Evitare assolutamente di avvicinarsi al cratere”

L'esperto del'Istituto nazionale di vulcanologia spiega cosa sta accadendo nell'isola eoliana. “Fenomeni presenti già dal mese di luglio ma si tratta di eventi molto lenti. La crisi dell’88 è durata cinque anni e poi è rientrata piano piano”

Gli elicotteri della Protezione civile sui cieli di Vulcano per monitorare l’attività del cratere e vigilare sul rispetto delle misure di sicurezza. Per l'isola eoliana, infatti, sono state rilevate nelle ultime settimane scorse variazioni significative di diversi parametri del monitoraggio vulcanico che ha portato la protezione civile a diramare l'allerta gialla.

Il sindaco di Lipari Marco Giorgianni in una diretta su Facebook, dopo aver partecipato alla riunione con i vulcanologi dell’Ingv e della Protezione civile, ha rassicurato la popolazione e disposto una ordinanza per vietare la scalata sulla cima del cratere che si raggiunge a una altezza di circa 500 metri, dopo un percorso a piedi di una quarantina di minuti.

Disposta anche una ricognizione delle vie di fuga. 

“Non c’è nulla di preocupante, occorre solo fare più attenzione ed evitare di andare nelle zone, quelle del cratere, dove c’è una esposizione maggiore al gas - spiega il direttore dell'Ingv, Stefano Branca - Quello che sta accadendo è un fenomeno che si è già verificato diverse volte nei decenni passati. E’ accaduto nel 2004, 2005 e anche nel 2009. Quello più importante si è verificato tra il 1988 e 1993. Si tratta di aumenti del flusso dei gas relativi al sistema idrotermale dell’isola che causano un aumento delle temperature delle fumarole dell’area craterica e del quantitativo dei gas emessi, soprattutto di quelli nocivi del Co2”.

Ma cosa potrebbe accadere nei prossimi giorni? “Nulla di significativo - continua Branca - Rispetto a quello che abbiamo osservato nei giorni scorsi non ci sono differenze sostanziali e non ce ne saranno per un po’ di tempo, perchè si tratta di fenomeni molto lenti. La crisi dell’88 è durata cinque anni e poi è rientrata piano piano. Stessa cosa è accaduta negli anni successivi”.

L'ultima eruzione risale a oltre 130 anni fa e durò ben 2 anni, dal 2 agosto 1888 al 22 marzo 1890. Da allora si trova in uno stato di quiete eruttiva. Un "sonno" a volte disturbato da crisi di attività sismica e aumenti nelle emissioni e temperature fumaroliche.

“I primi segnali di crescita - conclude Branca - sono partiti già nel mese di luglio, poteva anche trattarsi di semplici oscillazioni ma il trend in aumento ha confermato a metà settembre che si tratta di fenomeni più importanti ma sicuramente sotto controllo”.

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